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La famiglia Antinori affianca il Comune di Firenze nel restauro conservativo di Ponte Vecchio

La famiglia Antinori affianca il Comune di Firenze nelle prossime attività di restauro conservativo di Ponte Vecchio. Marchesi Antinori, all’interno del progetto più ampio del restauro, sosterrà la parte relativa ai prospetti del ponte.

“La storia della nostra famiglia è da sempre legata a doppio filo alla città di Firenze sin dal XIII secolo.” Racconta Piero Antinori, Presidente Onorario di Marchesi Antinori. “Una città che ci ha dato tanto in questi secoli, motivo per cui ci fa particolarmente piacere poter essere parte di questo importante progetto. I 50 anni di Tignanello sono l’occasione perfetta per poter supportare il Comune di Firenze in questo nuovo progetto di conservazione di Ponte Vecchio, un simbolo della città di Firenze nel mondo e un orgoglio per tutti noi fiorentini.”

“Questo ponte è il simbolo della città, ha resistito ad alluvioni, incendi, l’invasione nazifascista. Adesso, per la prima volta nella sua storia centenaria, sarà oggetto di una complessa operazione di restauro che ne consentirà una completa valorizzazione.” Aggiunge Dario Nardella, Sindaco della città di Firenze. “Ponte Vecchio non ha ovviamente problemi di stabilità, è saldo e ancorato, ma soffre dei malanni tipici di un qualunque manufatto posto all’aperto, soggetto ai fenomeni atmosferici e alle piene del fiume. Si tratta di un progetto storico perché mai Ponte Vecchio ha avuto un intervento di restauro di questa complessità tecnica. Alla fine avremo un ponte ancora più bello di come siamo abituati a vederlo. Ringrazio profondamente la famiglia Antinori per questo dono speciale che ha voluto fare a Firenze: è grazie alla sensibilità e alla generosità di questi gesti che pubblico e privato insieme possono prendersi cura del patrimonio artistico e storico della città.”

Costruito nella prima metà del Trecento e oggetto di vari rifacimenti e consolidamenti nel corso dei secoli, Ponte Vecchio non aveva ancora mai ricevuto interventi di restauro conservativo, mirati a una sua valorizzazione anche dal punto di vista estetico.

I lavori inizieranno nell’autunno del 2024.

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