Autismo, la candidata Donnini: "Importante ascoltare le preoccupazioni delle famiglie"
La candidata sindaco di Fucecchio Emma Donnini interviene a seguito della presa di posizione delle 14 associazioni toscane impegnate sul tema
In seguito alla conferenza stampa che si è tenuta a Empoli questo pomeriggio e dopo aver letto, con attenzione, la lettera indirizzata al Presidente della Regione Eugenio Giani dal Coordinamento di 14 associazioni toscane impegnate sul tema dell’Autismo, la candidata a sindaco di Fucecchio Emma Donnini ritiene necessario sottolineare che seguirà con la massima attenzione le politiche della Società della Salute Empolese Valdelsa Valdarno per l'area, in termini di risposte ai principali bisogni dei nostri concittadini, a partire dai più fragili, che la SdS stessa ha sempre cercato di svolgere con impegno fino ad oggi.
“È importante ascoltare le preoccupazioni di queste famiglie – dice Emma Donnini - e, in particolare, lavorare con loro con l’obiettivo di migliorare i servizi e le condizioni di vita delle persone autistiche. Il progetto presentato oggi andrà approfondito, e se necessario rivisto insieme a tutto il mondo associativo. Il modello che va perseguito è quello di dare ai ragazzi la possibilità di scegliere un percorso individuale di vita non diversamente da quello dei loro coetanei. È mia intenzione promuovere questo modello di comunità, di cui ragazze e ragazzi con disabilità fanno e faranno sempre parte, contrastando ogni forma di istituzionalizzazione che miri a isolarli fisicamente e psicologicamente. Farò e faremo la nostra parte perché nella nostra Sds continuino a svilupparsi modelli virtuosi di risposte ai ragazzi e alle famiglie, evitando operazioni che mirino a creare luoghi dove isolare la disabilità o allontanarla dal resto della comunità. Sono altrettanto convinta che servano soluzioni diffuse sul nostro territorio per rispondere ai tanti bisogni e alle tante necessità esistenti, ma ribadisco che, per raggiungere questi grandi obiettivi, è necessario condividere iniziative e progettualità con tutte le parti coinvolte, a partire dalle associazioni che rappresentano le famiglie dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze”.