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Mazzeo: "Sosteniamo i piccoli Comuni per conversione green"

 Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, è stato nel pomeriggio di ieri, giovedì 28 marzo, in visita istituzionale nel Comune di Castelfranco Piandiscò (Ar), in occasione di due inaugurazioni. Il primo appuntamento in piazza Indipendenza, a Piandiscò, per l’inaugurazione di un veicolo elettrico in dotazione al Comune e destinato al trasporto persone il cui acquisto è stato possibile grazie ai contributi previsti dalla legge 4/2023finanziata con i risparmi della politica messi in atto dal Consiglio regionale, provvedimento che prevede interventi in materia di sviluppo sostenibile, cultura e turismo. Insieme al presidente Mazzeo è intervenuto il sindaco di Castelfranco Piandiscò, Enzo Cacioli.

L’acquisto dell’auto, una city car Dacia Spring al 100 per cento elettrica, ha comportato una spesa complessiva di 21mila 500 euro, alla quale il Consiglio regionale ha contribuito con la somma di 15mila euro.

“È una scelta chiara: la battaglia contro il cambiamento climatico si può vincere soltanto tutti insieme – ha dichiarato il presidente Mazzeo –. Partiamo noi, come amministrazioni pubbliche a cambiare le nostre flotte auto. Lo facciamo, sostenendo i Comuni più piccoli, che hanno bisogno della vicinanza della Regione, altrimenti non potrebbero farcela. Ringrazio il sindaco Cacioli per averci creduto. Mi auguro che nei prossimi mesi possano arrivare risorse dall’Europa”.

Per il sindaco Enzo Cacioli “si tratta del nostro primo passo verso la conversione del parco auto del Comune. Siamo all’avanguardia dal punto di vista del cambiamento climatico. Ringrazio il presidente Mazzeo, esprimo la nostra gratitudine alla Regione per aver intrapreso con convinzione la strada del cambiamento energetico”.

Il secondo appuntamento è stato in località Vaggio, per l’inaugurazione del centro sportivo ‘Spazio Vaggio’. Un campo di calcetto, spogliatoi con impianto fotovoltaico, un chiosco bar sono stati realizzati in un’area di proprietà del comune di Castelfranco Piandiscò, a Vaggio, concessa con bando pubblico alla Onlus dedicata ad Enrico Dori, morto dieci anni fa, appena ventenne. Con l’Associazione ‘Il Sorriso di Enrico’, Doriano e Anna Dori, i genitori, sono riusciti, insieme a tanti amici e volontari, a realizzare questo progetto. La struttura sportiva e ricreativa pensata per i giovani, sarà gestita proprio da giovani, amici di Enrico, ed erano tante le persone presenti ieri all’inaugurazione.

“È un giorno di festa – ha detto il presidente Mazzeo –. L’emozione di Anna e Doriano è il segno della loro fatica in questi anni, ma anche della gioia di mettere a disposizione della comunità uno spazio rivolto soprattutto ai più giovani, di aggregazione giovanile, nel ricordo di Enrico, che con questo campo sarà ancora di più nel cuore e nelle menti di tutta questa comunità. Si tratta di un gesto unico. Spesso ci sono soggetti privati che mettono in piedi iniziative simili, qui invece è una associazione no profit che ha deciso, con tanta fatica e impegno anche economico, di realizzare questo spazio e metterlo a disposizione della comunità. È un grande gesto di amore”. Per le istituzioni, insieme a Mazzeo e al sindaco Cacioli, sono intervenuti anche il consigliere regionale Cristiano Benucci, il sindaco di Reggello, Piero Giunti, e il sindaco di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai.

“Attendevamo questa inaugurazione da tanti anni, finalmente ci siamo”, ha esordito il sindaco Cacioli. “Oggi si realizza un sogno prima di tutto per la famiglia di Enrico Dori, un ragazzo che era uno di noi. Quando se n’è andato ci ha lasciato il compito di curare la sua presenza in mezzo a noi, e Anna e Doriano si sono fatti carico di questo compito con grande cura. Sono loro l’anima e le mani di questo bellissimo centro, con il supporto dell’associazione senza scopo di lucro ‘Il Sorriso di Enrico’. Questo centro diventerà un punto di attrazione per tutto il Valdarno”.

A conclusione della giornata, il presidente del Consiglio regionale ha visitato la pieve di Santa Maria a Scò, il principale edificio religioso di Pian di Scò, la cui costruzione risale all’inizio dell’XI secolo.

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