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Sollicciano, Fanfani: "Il carcere deve essere dismesso e abbattuto"

Il carcere di Sollicciano

Il carcere di Sollicciano, a Firenze, deve essere “abbattuto e dismesso. Non risponde ad alcuno dei requisiti e delle finalità previste dalla Costituzione”. Lo sostiene, e non da oggi, il Garante dei detenuti della Toscana Giuseppe Fanfani, intervenendo a seguito dell’ennesima aggressione in carcere. Un agente di polizia penitenziaria è stato infatti sequestrato e minacciato con un punteruolo lunedì scorso, 25 marzo.

Nel definire “ancora una volta gravissimi i fatti accaduti”, Fanfani esprime piena solidarietà al personale di polizia penitenziaria, ma avverte: “Occorre guardare al problema nel suo insieme perché episodi di questo tipo sono frutto di una situazione di incivile, reciproca convivenza. Non saranno gli ultimi, come è dimostrato da tanti altri episodi di violenza che hanno per oggetto detenuti e personale in tutta Italia”.

“Sollicciano, che è solo un bell’esempio di architettura, come struttura carceraria è inadeguata e fuori dal tempo. La convivenza è difficilissima e le strutture di sostegno e rieducazione sono quasi del tutto assenti. Ho ripetuto e continuo a sostenerlo: deve essere dismesso e abbattuto”.

Sull’ipotesi di realizzarvi un Cpr il Garante è tranchant: “È, con ogni evidenza, un’idea peregrina. Bisogna invece ripensare una struttura del tutto nuova che coniughi la detenzione con spazi rieducativi seri, con laboratori, scuole, piccole fabbriche, luoghi formativi dai quali i detenuti possano uscire riabilitati e pronti a reinserirsi nella società. Mi auguro che i recenti accadimenti convincano il ministro della necessità di agire in tal senso”, conclude Fanfani.

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