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Bodyshaming sui social verso il candidato Campinoti: "Non sanno che sono stato malato"

Un utente ha preso di mira Campinoti con attacchi specifici sulla sua forma fisica. La realtà è ben più dolorosa.

"Mi attaccano sui social per il peso, ma non sanno che sono stato malato".

Il candidato sindaco Simone Campinoti rende pubblica la questione che si è riverberata da parte di un utente Facebook, non sappiamo se fake o reale, in merito al suo aspetto fisico.

"10 anni fa ho avuto un cancro, sono stato vegano per un periodo prima dell'operazione e ho perso 15 kg. Per fortuna l'operazione è andata bene e ora, in parte purtroppo, ho ripreso peso anche in seguito alle mie condizioni di salute che sono cambiate. Ma questa gente che commenta lo sa che non sono a un concorso di bellezza ma a una sfida elettorale?" prosegue Campinoti.

I commenti sono apparsi sotto il post di un sostenitore, con brutti commenti come "Tutto grasso che cola" e altri riferimenti al peso: "Da buon amico fossi al suo posto gli consiglierei una BUONA DIETA, il grasso è un peso SUPERFLUO"

Campinoti al momento non ha sporto denuncia ma sta valutando se muoversi per vie legali.

 

Simone Campinoti

I messaggi di solidarietà

"A vergognarsi dovrebbe essere chi fa body shaming, attaccando e denigrando una persona per presunti difetti fisici. Il bullismo sui social, così come nella vita reale, è un atteggiamento inaccettabile. Totale vicinanza e solidarietà all'amico Simone Campinoti, candidato sindaco di Empoli, persona di valore, che con grande signorilità ha risposto agli haters sui social spiegando il suo percorso sanitario di ex paziente oncologico". Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

Così Federico Pavese, dirigente regionale FdI: "Esprimo la mia più totale e incondizionata solidarietà all’amico Simone Campinoti per l’episodio di body shaming che ha subito a mezzo social. Conosco bene Simone e credo che una cosa così stupida, inutile, meschina non possa comunque scalfire il suo entusiasmo la sua voglia di mettersi a disposizione della comunità empolese. Resta il fatto che certe affermazioni dovrebbero essere stigmatizzate da tutti, compresi gli avversari politici".

"Sarà pure vero, come diceva un protagonista della Prima Repubblica, che la politica è 'sangue e m.', ma questo non può legittimare insulti e nefandezze ai danni di chi decide di impegnarsi in prima persona nella cosa pubblica. Per questo motivo ci tengo ad esprimere tutta la mia solidarietà a Simone Campinoti, candidato sindaco per il centrodestra ad Empoli e vittima di body shaming in questi giorni. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico: il fatto che a poche ore dalla generale levata di scudi contro questi abietti comportamenti si insista da parte di alcuni irriducibili maleducati stimola più di una riflessione sull'utilizzo distorto della rete che qualcuno pensa di utilizzare come una sfogatoio delle proprie distorsioni mentali. Ricordo che durante l'esame del ddl Zan, la Lega sollevò provocatoriamente l'attenzione sulle circostanze discriminanti di offese recate in ragione di determinate caratteristiche fisiche come l'obesità. La vicenda di Empoli dimostra che non esistono discriminazioni di serie A e di serie B, per questo intendo tenere alta l'attenzione sulla denigrazione reiterata di cui è oggetto Campinoti a cui ribadisco la mia totale vicinanza ed il mio personale incoraggiamento". Lo dichiara in una nota Manfredi Potenti, senatore toscano della Lega.

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