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Spiaggia ecologica tra turismo e salvaguardia ambientale: il progetto in Toscana

Tutelare il tratto italiano, toscano in particolare, della costa tirrenica e il suo patrimonio naturalistico è l’obiettivo principale del progetto strategico “Ammirare” (acronimo di “Azioni e Metodologie per il Miglioramento della Resilienza degli Arenili”), che introducendo “soluzioni basate sulla natura” e il concetto di “spiaggia ecologica”, consente di sviluppare un sistema di gestione partecipato degli arenili, in grado di consolidarne l’attrattività turistica conciliandola con la salvaguardia degli ambienti naturali.

“Ammirare” prende avvio dal 25 marzo, con il coordinamento della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, attraverso il Centro Interdisciplinare per la Sostenibilità e il Clima, e il coinvolgimento della Regione Toscana. Il progetto, finanziato nell’ambito del programma Interreg Italia Francia Marittimo (bando 2023) con oltre 5 milioni di euro, coinvolge 14 realtà accademiche e territoriali oltre alla Scuola Superiore Sant’Anna e alla Regione Toscana: Regione Liguria, Regione Sardegna, Regione Corsica (Office Environmental Corse), Office Français de la Biodiversité, Parco Nazionale di Port-Cros, Smiage Maralpin. Partecipano come partner scientifici e tecnici: Ispra, Cnr, Gis Posidonie, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Università di Firenze, Università di Pisa, Lamma Toscana.

Gli effetti sempre più dirompenti del cambiamento climatico sono tangibili anche sul litorale tirrenico che, grazie alle specie autoctone che lo popolano e al paesaggio naturalistico, rappresenta una preziosa risorsa per le coste di Italia e di Francia. La Scuola Superiore Sant’Anna, insieme alla Regione Toscana, ha sviluppato l’idea progettuale che coniuga la tutela dell’habitat naturale con le dinamiche di sviluppo sociale ed economico, caratterizzate dalla presenza di elevati flussi turistici. Il progetto Ammirare vuole, infatti, accrescere la resilienza dell’ecosistema costiero per far fronte ai rischi del cambiamento climatico come erosione, eventi estremi e perdita di specie autoctone mantenendone la sua competitività ed attrattività.

Uno degli intenti del progetto è introdurre nei litorali il concetto di spiaggia ecologica, un modello di gestione dei litorali partecipato da tutte le categorie di soggetti che portano interessi. Il progetto prevede soprattutto la sperimentazione di “soluzioni basate sulla natura” in cinque siti della costa tirrenica (tra questi Cecina, in provincia di Livorno) come principali strumenti per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e migliore le funzioni dell’ecosistema costiero.

In maniera parallela rispetto alla sperimentazione di “soluzioni basate sulla natura” sarà sviluppato un processo di ampia condivisione nelle scelte destinate a migliorare le attività sulla costa: imprese del settore turistico ricettivo, gestori e manutentori delle spiagge, associazioni di categoria, rappresentanti dei cittadini e le istituzioni locali saranno coinvolti in un percorso di sensibilizzazione sul tema del cambiamento climatico e dei suoi effetti, ma soprattutto saranno chiamati a condividere le soluzioni da adottare in modo congiunto per promuovere un sistema di governo dell’ecosistema costiero più sostenibile e resiliente.

Tutti i risultati del progetto confluiranno in una piattaforma informatica sviluppata dal Laboratorio di Ingegneria Marittima dell’Università di Firenze, basato sull’intelligenza artificiale. La piattaforma consentirà alle istituzioni competenti sulla gestione delle coste di comprendere gli effetti delle soluzioni applicate, rispetto al processo di mitigazione dei rischi climatici.

Le dichiarazioni

“Fare squadra per tutelare le nostre coste – sottolinea Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana - difendendole dall'erosione e ricostruendone l'habitat naturale. E' questo il principale merito di questo progetto reso possibile, nell'ambito del Programma Interreg Italia Francia Marittimo, dalla collaborazione fra istituzioni e realtà accademiche e centri di ricerca e altri partner scientifici di altissimo livello. Una concentrazione di competenze che lavorerà in sintonia con quello che, anche per la Regione, costituisce una priorità. Un impegno che si concretizza nelle strategie del Masterplan regionale, che prevede opere per un valore complessivo di 125 milioni lungo tutta la costa, con interventi come i ripascimenti stagionali oltre a sostenere anche l’aspetto dell’accoglienza turistica, fondamentale per l’economia della costa”.

“La cooperazione transfrontaliera tra Italia e Francia è diventata il modello che la Scuola Superiore Sant’Anna ha scelto per tutelare le comunità costiere e il loro sistema economico dai rischi del cambiamento climatico che richiedono di attuare soluzioni innovative e sostenibili”, commenta Marco Frey, direttore del Centro Interdisciplinare per la Sostenibilità ed il Clima della Scuola Superiore Sant’Anna e referente scientifico del progetto.

“Il ruolo di imprese, istituzioni e cittadini è determinante nella duplice sfida del cambiamento climatico e della preservazione del patrimonio naturale che consente alle nostre spiagge di avere un ruolo centrale nelle economie delle regioni coinvolte in Ammirare. Per questo scopo applicheremo le soluzioni e le metodologie di ricerca più innovative che ci permetteranno di consolidare il modello proposto dal progetto, afferma Francesco Testa, docente dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna.

Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna

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