Sms truffa le porta via 3mila euro, ricorso vinto verso Poste
Un messaggio fraudolento e dalla carta spariscono quasi 3mila euro. Grazie all’intervento di Adoc Toscana Nord, però, la cittadina della provincia di Lucca è riuscita a riottenere tutta la somma da Poste Italiane.
Ancora un ricorso vinto sul phishing da parte dell’associazione dei consumatori grazie all'avvocata Alberta Musetti, vicepresidente Adoc Toscana Nord: l’Arbitro Bancario Finanziario ha infatti ordinato a Poste di rimborsare l’intera somma sottratta.
Il meccanismo della truffa è ormai noto: arriva un SMS sul cellulare con istruzioni precise e l'utente le segue. Pochi secondi e il conto corrente o la carta vengono svuotati.
"Si deve fare chiarezza: non tutte le operazioni illecite possono essere contestate all'intermediario – sottolinea l’avvocata Musetti -. Gli intermediari sono responsabili solo se non dimostrano di aver attuato in concreto tutti i livelli di sicurezza previsti dalla Direttiva europea PSD2 con autenticazione forte del cliente a 2 o, addirittura, 3 fattori".
Nel caso concreto della consumatrice della provincia di Lucca questa prova non è stata data e analizzando i report delle operazioni, sono balzati subito agli occhi della vice presidente Adoc una serie di incongruenze che hanno convinto l'Arbitro Bancario Finanziario a risarcire l'utente di quasi 3 mila euro.
"Siamo molto soddisfatti. Ma allo stesso tempo dobbiamo mandare un monito preciso a tutti i consumatori: i messaggi che arrivano da banche, da Poste Italiane e da finanziare in cui vi si richiede di inserire i vostri dati sono phishing: non assecondate mai queste richieste. Nel dubbio, contattate la vostra filiale, la vostra finanziaria o le associazioni di consumatori" conclude Musetti.
Fonte: Uil Area Nord Toscana