In calo la produzione industriale dell'area Lucca, Prato e Pistoia
"La produzione industriale dell'area Lucca, Prato, Pistoia nel quarto trimestre 2023 segna un -3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, facendo registrare una discesa lungo i dodici mesi. In particolare, le aziende del distretto pratese, a causa della battuta di arresto del settore moda, hanno visto sensibilmente penalizzata la propria attività".
Così il deputato pratese di Fratelli d'Italia Chiara La Porta, presente al convegno a Prato dal titolo 'Fare rete per competere! Investire in Toscana centrale, fare networking e creare nuove opportunità nel mondo delle imprese e della moda'.
"Questi dati, certo non confortanti, diffusi da Confindustria Toscana Nord, devono farci riflettere e, come istituzioni, devono portarci all'obbligo di non sottovalutare l'attuale stato di salute delle nostre aziende d'eccellenza e portatrici, nel mondo, del marchio Made in Italy. Fin dal suo insediamento, il governo Meloni ha avuto cura ed attenzione per le imprese e per la moda, asset che ci rende unici ed attrattivi. La stessa presenza oggi a Prato del sottosegretario alle Imprese e al Made in Italy Fausta Bergamotto al convegno 'Fare rete per competere!' ne è prova tangibile. Pochi mesi fa, nel Decreto Energia, abbiamo inserito il codice ATECO delle aziende di finissaggio del comparto tessile, che potranno beneficiare di incentivi che variano dagli 800mila euro ad 1 milione.
"Al contempo - prosegue - il governo ha lavorato, fra i suoi primi atti, sul fronte del contrasto alla concorrenza sleale. A garanzia e tutela delle nostre aziende sane e trasparenti, abbiamo previsto nella Legge di Bilancio 2022 una norma contro le cosiddette imprese 'apri e chiudi'. Sul solo territorio pratese, sono state 140 le partite IVA cessate nel 2023. Il nostro impegno è costante nel supportare la tenuta delle aziende, caratterizzate da una capacità di reinventarsi ed innovare che il mondo ci invidia, senza voltarsi dall'altra parte rispetto ad una crisi che i nostri imprenditori stanno affrontando e che è tutt'altro che facile da sostenere. Il fare rete tra imprese e istituzioni è fra le prime parole d’ordine".
Il sottosegretario Fausta Bergamotto, a margine del convegno, ha dichiarato che "la capacità di fare rete, e anche una filiera che tiene legato il governo agli enti locali, sono fondamentali; una filiera come quella del tessile è stata da noi ritenuta un asset di interesse strategico nazionale e, in quanto tale, è oggetto di contratti di sviluppo di filiera, per favorire l'aggregazione tra le imprese e, quindi, il rilancio. Abbiamo lavorato molto, penso alla legge sul Made in Italy, nella quale abbiamo previsto delle misure di settore molto specifiche, come la tracciabilità del marchio, che riguarda l'origine del prodotto, sulla falsariga dell'etichettatura nell'agroalimentare".
Fonte: Ufficio Stampa