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Incidente mortale sul lavoro a Lucca, i sindacati: "Rabbia cresce sempre di più"

(foto di archivio)

Cgil e Uil Toscana: "Cosa ancora deve succedere perché la battaglia per la sicurezza sul lavoro diventi priorità dell'agenda della politica?". Mazzeo: "Basta stragi silenziose"

"Proteste, comunicati, mobilitazioni. Parole, promesse, impegni. Ma la strage continua sui luoghi di lavoro non si arresta, in Italia e in Toscana: proprio oggi un operaio è caduto e morto in uno scavo stradale a Lucca (Qui la notizia). Un’altra vita spezzata, un’altra persona che questa sera non tornerà a casa dai propri cari.

Siamo stanchi di commentare questi drammi e la rabbia cresce sempre di più: ci chiediamo cosa ancora debba succedere perché la battaglia per la sicurezza sul lavoro diventi una priorità dell’agenda della politica. Ribadiremo questo concetto domani mattina, alla Stazione Leopolda di Firenze, all’assemblea nazionale Rls-Rsu di Cgil e Uil alla presenza di Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri, assemblea dedicata proprio ai temi della sicurezza sul lavoro.

Temi sui quali intensificheremo le mobilitazioni nelle prossime settimane, perché è davvero ora di dire basta a questa strage quotidiana. Non ci fermeremo fino a quando non saremo arrivati all’obiettivo di Zero Morti sul Lavoro!". Così Rossano Rossi (Segretario generale Cgil Toscana) e Paolo Fantappiè (Segretario generale Uil Toscana).

Feneal Uil e Fillea Cgil: "Continua la tragedia che abbiamo l'obbligo di fermare"

"Apprendiamo con strazio la notizia della morte di Luca Giannecchini, lavoratore edile di 52 anni, che ha perso la vita questa mattina durante le lavorazioni in uno scavo in via Dorini a Lucca.

Attendiamo che le verifiche degli organi preposti chiariscano le dinamiche della vicenda e ci stringiamo intorno al dolore della famiglia e dei cari di Luca.

Quella di Luca è una morte che si aggiunge alle numerose vittime che il settore dell’edilizia continua a registrare, una continua tragedia che abbiamo l’obbligo di fermare. Non è più possibile accettare questa situazione, la sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere la priorità di tutti, nessuno escluso.

Crediamo che in questa triste storia, ognuno di noi debba portare il proprio contributo, a partire dai titolari delle imprese, dalle associazioni industriali, dalle organizzazioni sindacali, dai lavoratori e dalle lavoratrici fino ad arrivare agli organi preposti al controllo.

Dobbiamo tutti insieme percorrere questa strada se vogliamo invertire questo continuo e drammatico trend di infortuni mortali nel campo edile.

Come FENEAL UIL e FILLEA CGIL abbiamo da diverso tempo messo in piedi una serie di iniziative volte alla sensibilità, è un percorso che non vogliamo assolutamente lasciare. Continueremo a scendere in piazza e continueremo a gridare ad alta voce che non è accettabile perdere la vita nei luoghi di lavoro.

Pronti come sindacato a fare la nostra parte" così Daniele Battistini (FENEAL UIL) e Michele Mattei (FILLEA CGIL).

Mazzeo: "Servono misure e fatti concreti"

"Siamo di fronte a una strage silenziosa che sta portando via quotidianamente decine e decine di vite. Lo stillicidio prosegue con morti e feriti, spesso gravi e con conseguenze invalidanti per tutta la vita. Accade ogni giorno. Basta con le parole del momento che, se scuotono le coscienze nell’imminenza del fatto, non danno soluzioni. Quello che sta accadendo da anni, ogni mese e ogni giorno, non è degno di un Paese civile. Servono misure e fatti concreti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Servono provvedimenti, anche coraggiosi, che le istituzioni devono assumersi con responsabilità e velocemente. Occorre un patto tra istituzioni, enti locali, imprese e sindacati nel settore degli appalti pubblici e privati, per eliminare la logica del massimo ribasso, del subappalto senza controlli e anche per promuovere la formazione e la prevenzione, partendo dalla scuola e dalla università. L’ho detto più volte, non mi stancherò di ripeterlo: la sicurezza sul lavoro deve essere un'ossessione".

Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, appresa la notizia dell’ennesimo infortunio mortale all’interno di uno scavo in un cantiere stradale a Lucca nel quale è rimasto ucciso un operaio di 52 anni.

PCI Lucca e Versilia: "Dramma che riguarda tutta la comunità"

"La Segreteria provinciale del PCI nell'apprendere dell'ennesima tragica morte sul lavoro desidera esprimere innanzitutto il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia dell'operaio vittima del lavoro. Troppo poco spesso si parla di operai e dei loro diritti, troppo spesso si è costretti a parlare di operai morti. Questo dramma, al pari dei molti altri che si sono consumati, riguarda tutta la comunità che ne deve sentire la responsabilità e il peso.

Da parte nostra non possiamo che rinnovare l’invito affinché l'istanza presentata da tempo ai Consigli Comunali di tutta la Provincia perché si crei un osservatorio sulle condizioni della sicurezza sui luoghi di lavoro sia raccolta (alcuni comuni lo hanno già fatto) e si traduca in una pratica operativa, in difesa delle vite dei lavoratori, della cultura del lavoro e dei principi della nostra democrazia".

Bigongiari (FI Lucca): "Rafforzare la cultura della sicurezza sul lavoro"

"L’ennesima tragedia sul lavoro ci colpisce da vicino: la notizia di un operaio di 52 anni che questa sera non rientrerà a casa ci ha scosso. Si tratta di un’altra morte evitabile. Questi incidenti non devono più accadere: rafforzare la cultura della sicurezza sul lavoro è una priorità. Condoglianze ai familiari della vittima", lo scrive in una nota Carlo Bigongiari, segretario provinciale per Forza Italia a Lucca, commentando la tragedia avvenuta questa mattina a Sant’Alessio.

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