Misericordia dalla Valdelsa per l'Ucraina, 4 giorni di viaggio per l'emergenza ancora attiva
Sono partiti questa mattina prima dell’alba in direzione Romania due furgoni delle Misericordie toscane carichi di materiale igienico-sanitario per gli ospedali ucraini. Dovrebbero raggiungere domani sera (mercoledì), Bucarest, dove consegneranno gli aiuti, frutto della generosità di Unicoop e della collaborazione con la Protezione civile regionale, all’associazione Tighina che dalla Romania opera in Ucraina per gli aiuti alla popolazione. Scaricato il materiale, faranno ritorno in Italia, dove sono attesi entro il fine settimana.
"Nei notiziari e sui quotidiani le informazioni dall’Ucraina sono quasi esclusivamente belliche” dice Alberto Corsinovi, presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana; “rischiamo così di dimenticarci delle centinaia di migliaia di persone che vivono le ferite e le conseguenze della guerra, a cominciare da quanti sono ricoverati negli ospedali. Le Misericordie e le altre associazioni di volontariato della Toscana però lo sanno bene e per questo continuano a portare avanti l’impegno verso questi nostri fratelli".
Abbiamo parlato con Stefano Mattii e Dario Fanciullacci, rispettivamente delle Misericordie di Castelfiorentino e San Miniato, mentre erano a metà del viaggio di andata verso Bucarest assieme a un altro volontario della fraternita di San Gimignano.
"Questo tipo di missioni è la decima dall'inizio della guerra per Castelfiorentino, mentre la Federazione ne ha effettuate - spiega Mattii -. Portiamo pannoloni, traverse, prodotti sanitari per gli ospedali militari, sia raccolti da donazioni che tramite aiuti più strutturati con Unicoop Firenze e Unicoop Tirreno". La generosità continua a essere presente nonostante siano passati 2 anni dall'inizio del conflitto esteso a tutta l'Ucraina.
"Siamo vicini ai 20 quintali di materiale trasportato su due furgoni - commenta Fanciullacci -, fortunatamente con l'aiuto delle associazioni si arriva direttamente a dare gli aiuti". Anche i controlli alla dogana sono facilitati: "La polizia in Slovenia ci ha espresso molta solidarietà ed è stata collaborativa, non abbiamo poi avuto controlli. Finché ci fermiamo in stati europei è tutto più semplice". Questo è il primo dei 4 giorni di viaggio, ma non sarà l'ultima consegna che le Misericordie saranno chiamate a fare.