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Raddoppio Empoli-Granaiolo, Consiglio comunale aperto: chiesti commissione e sovrappasso per auto

Un consiglio comunale aperto dedicato al tema del raddoppio ferroviario Empoli - Granaiolo. Si è svolto nella serata di ieri, mercoledì 13 marzo 2024, in Palazzo Comunale.

Fra i presenti anche la sindaca di Empoli, Brenda Barnini, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l'ingegner Fabrizio Rocca di RFI, responsabile dell'opera, con il Project Managerdi Italferr, Luigi Viscovo, e rappresentanti del comitato Per un altro raddoppio, a partire dal presidente Paolo Gaccione.

I toni dell'incontro sono rimasti sempre moderati e aperti al dialogo.

Le parole del sindaco

Ad aprire la sessione, dopo i saluti del presidente del consiglio comunale Alessio Mantellassi, la sindaca Brenda Barnini. "Parliamo di un’opera di rilevanza almeno regionale, di collegamento fra due centri regionali strategici, con un flusso di traffico passeggeri quotidiano ma anche di tipo turistico. Si tratta di un’opera di cui in Regione Toscana, nel territorio e nel nostro Comune si parla almeno dal 1989. Già da quell’anno lontano la previsione di realizzazione e completamento del raddoppio del binario ferroviario è stata rappresentata nelle carte urbanistiche del Comune di Empoli”.

“L’opera è stata valutata dal valore strategico a livello nazionale, è stata commissariata con conseguente accelerazione del procedimento di realizzazione che ha portato a comprimere i tempi a disposizione per fare passaggi come le osservazioni. Nonostante questo, come amministrazione abbiamo provato a sederci a un tavolo e discutere pezzo per pezzo quelle che potevano essere concretamente le richieste di variante e le modifiche al progetto definitivo, da un lato richieste di varianti figlie di approfondimenti autonome della struttura tecnica del Comune e dall’altro di presa in carico di alcune delle osservazioni venute dai cittadini”.

“In particolare - ha proseguito la sindaca - il Comitato Per un altro raddoppio ci ha consegnato il 27 aprile 2023 un elenco di punti dettagliati, una trentina, che comprendevano sia questioni di carattere più generale sia questioni particolareggiate e abbiamo lavorato con i tecnici del Comune per fare incontri di dettaglio sui singoli temi. Fra questi la necessità di uno studio di dettaglio su rischio idraulico da reticolo minore: il Comune ha scelto di destinare risorse di bilancio per fare la progettazione e, una volta individuati gli interventi da fare, questi potranno essere oggetto di confronto con le altre istituzioni a partire dalla Regione.

Abbiamo cercato nelle interlocuzioni con Rfi non solo di mettere in evidenza le richieste ufficiali di varianti, vedi allargamento sottopassi a Carraia e Cascine o l’inserimento del nuovo sovrappasso a Pianezzoli o la nuova viabilità in zona Brusciana o la realizzazione di due sottopassi pedonali a Sant’Andrea e a Fontanella. Cose frutto anche di ascolto con i cittadini.

Ma siamo andati oltre, arrivando a questioni più precise, vedi la realizzazione della rampa per ingresso a passaggio pedonale a Brusciana per allontanarla da una proprietà già interessata dal raddoppio del binario o l’andare a spostare lo stradello di manutenzione a Brusciana con lo stesso obiettivo. A che punto siamo oggi? Tutto il lavoro che era possibile eseguire in progettazione definitiva è stato concluso e queste proposte di variante sono state elaborate. Fra poco tempo saranno ufficialmente trasmesse e saremo chiamati a dire se tutti i punti sollevati sono stati effettivamente accolti. Passato questo ulteriore step, potrà prendere il via la progettazione esecutiva, già iniziata per tutto ciò che non è oggetto di varianti.

Siamo a uno stadio avanzato di questo percorso in cui alcuni temi rimangono da monitorare in quella che sarà la loro concreta attuazione ma credo di poter dire che questo tempo che abbiamo avuto a disposizione, legato al commissariamento, abbiamo cercato di sfruttarlo nella maniera migliore, nell’interesse pubblico e cercando di accompagnare il percorso con l’obiettivo di dare il massimo delle risposte possibili a tutti i legittimi interessi privati”.

Le parole di Giani

E’ quindi intervenuto il presidente Giani. “Quella che stiamo affrontando è una questione strategica per la Toscana - ha sottolineato - E’ un intervento in grado di far funzionare il trasporto pubblico in questa tratta con un salto di qualità: portare a due binari il tratto Empoli - Granaiolo, dando continuità al resto della linea, significa poter comprimere in meno di un’ora il trasporto Firenze - Siena, significa dare risposte ai servizi per i pendolari, servizi regionali, con la convinzione che il trasporto su ferro sia uno strumento per attuare la sostenibilità ambientale e per garantire la qualità del trasporto pubblico.

Detto questo, siamo in una situazione in cui, dopo la presentazione del progetto, sono emersi rilievi da parte di chi veniva toccato nella propria quotidianità: ho sempre raccomandato un forte dialogo per comprendere come potesse essere mitigato al massimo l’effetto del progetto nei confronti di chi evidenziava criticità, il tutto garantendo un ammodernamento ormai necessario. Con ciò, gli interventi vanno fatti perché sono opere richieste e attese da tempo, mitigando per quanto possibile con forme di migliore accettazione il lavoro sui binari tra Empoli e Granaiolo".

Alla richiesta da parte dei comitati di venire a vedere, Giani non si è sottratto e ha accolto l'invito di uno dei cittadini di zona. E sui disagi legati ad alcune demolizioni, ha affermato: "Mitighiamo gli interventi, se si tratta di parcheggi o di interventi, la Regione ha tutta la disponibilità a dialogare".

Le parole dei tecnici

Ha preso quindi la parola l’ingegner Rocca. “Come ogni grande progetto anche questo si inserisce in contesti urbanizzati e la volontà di migliorare il servizio di trasporto migliorando le infrastrutture si scontra con le esigenze del territorio - ha spiegato - L’obiettivo è non creare situazioni di conflitto e offrire un miglioramento del servizio. Siamo partiti anni fa con lo studio del progetto, è stato sviluppato un definitivo che partiva dalle considerazioni raccolte nel corso degli anni. Parliamo di un investimento da circa 230 milioni di euro, per l’opera di raddoppio, e 120 milioni di euro per l’ulteriore elettrificazione dell’intera linea Empoli - Siena. Due interventi che daranno un incremento sostanziale sia della capacità di linea della tratta Empoli - Poggibonsi, con benefici anche per quanto riguarda la regolarità della circolazione consentendo l’apertura a nuovi servizi in funzione dello sviluppo infrastrutturale della rete a livello regionale in coerenza con le previsioni dell’Accordo Quadro sottoscritto con la Regione”.

L’ingegner Rocca ha quindi evidenziato come “In questi mesi è stato condotto un approfondimento volto in primis a cercare di trovare soluzioni alle questioni sollevate dalla cittadinanza rispetto al quadro ipotizzato. Non sempre determinate richieste possono essere accolte, a volte ci sono vincoli specifici, norme specifiche, ma si è comunque fatta un’analisi per accogliere il più possibile le richieste della cittadinanza. Un lavoro che si è svolto in stretta sinergia con l’Amministrazione Comunale apportando anche talune modifiche rilevanti al progetto: questo pacchetto di progetti, oggetto di variante, sarà sottoposto a nuovo iter di approvazione a breve. E poi c’è stata una serie di modifiche di dettaglio che non hanno riverberi sulla soluzione originaria, gestibili in fase di progettazione esecutiva. Lo step che a breve porteremo avanti è quindi di approvare le modifiche al progetto frutto di un percorso di un anno e mezzo: non è una novità, questa era una fase già nota al momento dell’affidamento dei lavori stessi. Parallelamente procederemo con l’approvazione della progettazione esecutiva delle opere non variate, per poter dare avvio ai lavori”.

I tecnici hanno spiegato, tra le modifiche richieste e apportate al progetto, quello di due sottopassi pedonali e ciclabili, sia a Sant'Andrea, sia a Fontanella, in ragione dell'unico ipotizzato nella prima versione del progetto. Il comitato, per voce del presidente Paolo Gaccione, ha poi chiesto che venga inserita come possibilità anche quella di un sovrappasso per auto.

Dal comitato: "Chiediamo una commissione a cui partecipare per ogni passo dell'opera"

La sessione del Consiglio comunale è proseguita con l’intervento di Paolo Gaccione, presidente del Comitato Per un altro raddoppio. “Grazie per questo consiglio che ci dà la possibilità di intervenire in un momento focale - spiega - Alle figure istituzionali ci rivolgiamo in maniera determinata per cercare di difendere diritti inalienabili. Adesso ci interessa in particolare come si intende attuare queste opere, come si concretizzerà l’esecuzione di questo progetto: ci sono diversi punti da mettere a fuoco e da modificare. Come comitato, ci interessano gli interessi generali del territorio: proponiamo che si costituisca una commissione dove noi cittadini possiamo partecipare, in un’ottica di tutela del territorio e di chi lo vive. Una commissione che sia emanazione della nostra amministrazione, concordata con la Regione Toscana, con tecnici dell’amministrazione e degli attori incaricati di fare i lavori ma che prevede anche una rappresentanza organica delle nostre frazioni. La frazione sarà spaccata in due come una mela e il raddoppio porterà alla morte di ogni attività commerciale della frazione. Vogliamo che questo non accada. Da qui l’esigenza di concordare i sottopassi ciclopedonali ma anche eventuali sovrappassi utilizzabili anche con le auto”.

Il comitato ha poi ringraziato per il momento di incontro l'amministrazione comunale di Empoli, "a differenza di quella di Castelfiorentino per la quale è stata eretta una vera muraglia e con cui non è mai stato possibile interloquire".

Alla preoccupazione sulle attività commerciali, l'ingegner Rocca ha ricordato del suo precedente incarico nella costruzione dell'Alta Velocità Firenze-Bologna: "In un comune era prevista la realizzazione della circonvallazione chiesta dal comune, per trasferire il traffico di transito. In quell'occasione dei comitati si costituirono perchè paventavano le stesse vostre preoccupazioni. Ebbene, dopo quell'opera, nessuna attività commerciale ha chiuso. Anzi, lo sviluppo urbano ha permesso servizi sviluppati. Perciò le preoccupazioni sono state smentite dall'andamento storico degli eventi".

Spazio quindi alle domande da parte di Erica Fattori, per la frazione di Brusciana, che ha chiesto dettagli su come avverranno effettivamente gli espropri e se sarà possibile fare sopralluoghi preliminari con gli addetti di Rfi per valutare gli interventi sul territorio e le effettive conseguenze, e da parte di Vincenzo Ciampalini, per le frazioni di Fontanella, Sant’Andrea e Granaiolo, che ha invece posto l’attenzione sul tema del rischio idraulico connesso alla realizzazione del raddoppio ferroviario, alla luce della natura del territorio e di alcuni episodi verificatisi nel corso degli anni, per poi chiedere la realizzazione di un sottopassaggio nella zona centrale di Fontanella, attiguo al parcheggio esistente, e la realizzazione di un sovrappasso. Alessandro Salvadori ha chiesto lumi sulla zona dello zuccherificio, in particolare in merito a garanzie su eventuali sottoservizi e sulla realtà della zona una volta eseguiti i lavori. Alle domande sono quindi seguite le risposte da parte dei tecnici presenti.

I gruppi consiliari

Leonardo Masi

In conclusione, hanno preso la parola i gruppi consiliari. Il primo a intervenire Leonardo Masi (Buongiorno Empoli Fabricacomune): “Rispetto alle richieste avanzate dal Comitato Per un altro raddoppio questa sera, credo che il consiglio comunale, in maniera unanime, debba farsene carico e velocemente vista la procedura commissariale e i tempi ristretti a essa connessi. Si è giustificato il percorso per motivi urbanistici. Ebbene, in 5 anni in Consiglio sono state fatte molte varianti urbanistiche, se l'idea del comitato fosse stata sostenuta all'inizio avremmo potuto avere un altro progetto. Questo territorio, compreso Brusciana e Marcignana, è stato un territorio che in pochi km si è visto interessato da molte cose, tra cui la vicenda keu sotto la 429 e il gassificatore".

Da sinistra Chiavacci, Poggianti e Giordano

È intervenuto quindi Andrea Poggianti (Fratelli d’Italia Centrodestra per Empoli): "I cittadini hanno posto importanti riflessioni. La linea maestra deve essere quella di non distruggere una comunità. Sono d’accordo con una commissione che non sia soltanto speciale ma una commissione di controllo su come sono avvenute le dinamiche di trasparenza con i cittadini. I territori a Est della città hanno subìto un accanimento e c'è stata una mancanza totale di trasparenza. L'amministrazione non ha voluto far mostrare il progetto, questa la responsabilità politica di aver sottaciuto ai cittadini il progetto. Ritengo che 155 famiglie non rappresentano interessi particolari, ma quelli di una comunità".

Anna Baldi

Anna Baldi (M5S): "Troppe persone hanno appreso di questo procedimento in maniera quasi fortuita e troppe volte i cittadini hanno avuto difficoltà a farsi ascoltare. Il mio partito ha posto la questione più volte a livello locale, regionale e nazionale. Siamo di fronte a un’opera importante per il territorio, ma avrebbe dovuto essere realizzata in maniera differente. Siamo contenti che il presidente Giani venga in zona ma ormai è troppo tardi”.

I tre gruppi di opposizione hanno poi espresso rammarico del fatto che il presidente Giani abbia lasciato l'incontro poco prima degli interventi del Consiglio comunale.

Rossano Ramazzotti

A chiosa Rossano Ramazzotti (Partito Democratico): "Sono cittadino di Sant'Andrea e credo che le proposte dei cittadini debbano essere analizzate. Sul fronte del rischio idrogeologico è necessario monitorare e valutare, serve massima attenzione per il territorio, mentre la proposta di una commissione avanzata dal Comitato è sicuramente da sostenere".

 

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