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Entrava in appartamenti sfitti a Pescia, trovato e arrestato a Firenze

Si introduceva in appartamenti sfitti di Pescia: un 30enne nigeriano, regolare e con protezione internazionale riconosciutagli nel 2019, è stato arrestato a Firenze dalla polfer. Su di lui pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Le indagini erano scattate nell'autunno scorso a seguito di chiamate da parte dei cittadini residenti nella zona Duomo della città dei fiori. In un appartamento vi erano degli abusivi stranieri e si sentivano schiamazzi soprattutto negli orari notturni. Gli interventi si erano ripetuti più volte, sia da parte dei carabinieri che del locale commissariato a cavallo della fine dell'anno.

Nonostante l'intervento delle forze di polizia, l'occupazione si era ripetuta anche dopo l'interessamento diretto dei proprietari dell'abitazione che abitano fuori regione.

I poliziotti e i carabinieri hanno identificato le persone presenti, tutte regolari sul territorio nazionale. È stato in seguito richiesto ed ottenuto dal Questore di Pistoia l'applicazione del foglio di via obbligatorio, provvedimento che inibisce loro il ritorno nella città dei fiori per tre anni, i soggetti sono stati rimpatriati da Pescia.

Le indagini hanno portato a scoprire anche che uno di questi aveva compiuto anche dei furti nelle pertinenze di alcuni condomini siti nella periferia di Pescia.

Durante l'ennesimo episodio di invasioni di appartamenti, lo stesso aveva aggredito il comproprietario di un appartamento. In un primo momento, l'uomo non si era rivolto ai sanitari ma, rientrato nella città di residenza nel Nord Italia, aveva accusato forti dolori per cui gli veniva diagnosticata anche una frattura.

Le informazioni raccolte, insieme alla denuncia sporta dall'uomo ferito, sono state condivise con la Procura della Repubblica. Il Pubblico Ministero titolare delle indagini, ritenuta la pericolosità del soggetto straniero e l'escalation delittuosa ha poi richiesto ed ottenuto dal G.I.P. del Tribunale 1a misura cautelare della custodia in carcere, misura poi eseguita dai poliziotti della Polfer come detto in apertura di articolo, cui era stata diramata la nota di ricerca dai carabinieri e dai poliziotti di Pescia.

Il soggetto veniva rintracciato nei pressi della stazione di S. Maria Novella ed associato al carcere fiorentino di Sollicciano, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Gli immobili in questione vengono continuamente monitorati dalle forze di polizia, anche con la collaborazione della Polizia Municipale, per evitare il ripetersi dell'invasione e mitigare il senso di insicurezza della popolazione che vive nella zona storica di Pescia, anche se da gennaio non si sono più verificati episodi simili

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