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Scontri a Pisa, i docenti del Fermi-Da Vinci firmano appello di solidarietà con gli studenti

Noi docenti dell’Istituto Fermi-Da Vinci di Empoli esprimiamo la nostra ferma condanna in merito ai fatti avvenuti a Pisa il 23 febbraio scorso.

Partendo dal presupposto che l’art. 21 della nostra Costituzione afferma che “tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, affermiamo che la libertà di manifestare è fondamentale non solo come mezzo di espressione collettiva e pubblica dell’opinione, ma anche per la difesa di tutti i diritti umani.

Il diritto di riunione pacifica è uno strumento di espressione per i gruppi sociali ed è riconosciuto come un mezzo che permette alle minoranze di impegnarsi. L’intervento della forza pubblica, in questo quadro, ha lo scopo di garantire l’esercizio pacifico di quello che è un diritto, non certo di reprimerne l’espressione. Ed è per questo motivo che le manifestazioni devono essere preavvisate per motivi di sicurezza.

È pur vero che le azioni di ordine pubblico possono essere molto energiche, se rivolte a dimostranti violenti, armati di bastoni, sassi o quanto altro sia atto ad offendere. Ma venerdì scorso abbiamo visto giovani e giovanissimi portatori di null’altro che le loro idee, abbiamo visto la loro incredulità e le loro mani alzate prima della carica della polizia.

Il monopolio dell’uso della forza riconosciuto allo Stato è uno dei fondamenti del contratto sociale, a condizione tuttavia di non oltrepassare il limite fra lo stato di diritto e lo stato di polizia. Limite che è costituito dalla proporzionalità della risposta rispetto all’effettivo pericolo per la sicurezza pubblica.

Questo attacco alla libertà di espressione di giovani studenti di scuole superiori si scontra con ciò che insegniamo nelle nostre aule, dalle quali è bandita ogni risposta violenta e costituisce un attacco alla democrazia e alla crescita di futuri uomini e donne che con fiducia guardano alle istituzioni. Facciamo nostre le parole del Presidente della Repubblica laddove afferma che “con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.

Esprimiamo pertanto profondo rammarico e solidarietà nei confronti di tutti questi studenti che sono scesi in piazza con coraggio, convinti che la libertà di espressione possa cambiare il mondo in meglio.

Ci auguriamo che le istituzioni che ci rappresentano reagiscano in modo tale da riaffermare il diritto costituzionale già citato che è sintomo di democrazia ed auspichiamo che le autorità preposte possano accertare le responsabilità di quanto accaduto.

Francesca De Rita
Andrea Caparrini
Maria Bellantone
Angela Centi
Donatella Toma
Michela D'Amico
Daniela Inadolino
Rossella Cerrato
Sabra Cicconofri
Cristina Luccarelli
Egidio Monteleone
Simone Crocetti
Mara Billocci
Amelia Sestito
Grazia Rossi
Marco Innocenti
Alessandra Nocenti
Marcello Martena
Maria Antonietta Nicolosi
Catia Prosperi
Simone Cristilli
Giovanna Mei
Vincenzo Perfetti
Maria Elena Mangiacapra
Elisabetta Zunelli
Carmela De Palma
Benedetta Neri
Valentina Corsinovi
Ermelinda Supino
Ilaria Cinelli
Federica Cerradini
Monica Sedoni
Katia Scirocco
Susanna Bertelli
Michela Allia
Anna Brogi
Alessandra Fluvi
Giacomo Di Martino
Stefano Cicna
Samanta Monco
Cristiana Cecconi
Leonardo Carnicelli
Francesco Verdiani
Rocco Mannarino
Silvia Bini
Mila Taddei

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