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Riapre La Specola, Giani: "Toscana che guarda al futuro"

Ha riaperto nella storica sede di via Romana il Museo de La Specola, una delle eccellenze del Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino, un luogo speciale nella storia  e nella cultura di Firenze. L’imponente riqualificazione, che ha riguardato 2.280 metri quadri, è stata realizzata con il contributo di 3,5milioni di euro della Regione (Programma Fesr: fondo europeo per lo sviluppo regionale) e di 2,5milioni dell’Ateneo fiorentino, per un totale di 6miioni di euro.

“Ci tengo tanto a questo museo che fin dalla sua nascita è stato l’espressione della Toscana che guarda al futuro, che crede nella ricerca, nell’innovazione”. A dirlo il presidente Eugenio Giani  che stamani ha partecipato all’inaugurazione ufficiale della Specola insieme alla rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, al presidente del Sistema Museale di Ateneo Marco Benvenuti e al sindaco Dario Nardella.

“La Specola – ha aggiunto Giani- è un luogo speciale che caratterizza Firenze e ne rappresenta la sua identità dal punto scientifico che nasce proprio nel periodo dell’illuminismo, quando a guidare la Toscana era il Granduca Pietro Leopoldo, che più di ogni altro seppe tradurre lo spirito riformatore dell'illuminismo in tutte le discipline. La Regione Toscana si è impegnata con 3milioni e mezzo del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) per questa bellissima ristrutturazione che esalta il percorso espositivo adeguandolo alle contemporanee esigenze di fruizione e sicurezza. E’ dunque per me motivo di orgoglio vedere rivivere queste stanze  in cui viene illustrato il corpo umano con una scientificità unica al mondo, e  le nuove sale con le cere botaniche e la mineralogia. Le cere anatomiche che riproducono l’essere umano – ha sottolineato il presidente- in modo assolutamente verosimile sono state le prime al mondo ad essere osservate da generazioni di studenti  e studiosi che qui si sono formati. Che la Specola sia nel cuore dei fiorentini e dei toscani lo dimostra anche il successo della riapertura, con il tutto esaurito nei primi quattro giorni di ingressi gratuti”

Il Museo, che fu inaugurato per la prima il 21 febbraio 1775 come “Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale”può contare anche su una nuova biglietteria e un nuovo bookshop, oltre che su nuovi impianti (elettrico, antincendio e di climatizzazione)

La storia della Specola è anche strettamente legata a quella dell’Ateneo: le collezioni scientifiche medicee che dalla Galleria degli Uffizi si trasferiscono nel Museo costituiscono l’humus per gli insegnamenti di Botanica, Zoologia e Anatomia comparata, Chimica, Fisica, Astronomia e Geologia che confluiranno - nella seconda metà dell’Ottocento – nel Regio Istituto di Studi Superiori Pratici di Perfezionamento, l’antenato dell’Ateneo fiorentino.

Oltre alla Regione Toscana e all’Ateneo fiorentino i principali sostenitori dei lavori di riqualificazione della Specola sono stati Fondazione CR Firenze, Fondazione Prada, Friends of Florence, Opificio delle Pietre Dure, Comitato dei Cento, MCP Srl.

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