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Per due ore dimenticato nello scuolabus, bimbo di 3 anni salvato a Gambassi

L'incubo di ogni genitore: il proprio figlio piccolo che non arriva a scuola. Stavolta un bimbo di 3 anni è rimasto chiuso nello scuolabus che avrebbe dovuto portarlo, come ogni giorno, da casa alla scuola Beccuccio Bicchieraio di Gambassi Terme. Ma è rimasto per quasi due ore chiuso nel mezzo, salvato da una passante dopo che il piccolo è riuscito a raggiungere il clacson e ad avvertire della sua presenza. La notizia è riportato sul quotidiano La Nazione di quest'oggi. Il piccolo è rimasto dalle 8, ora in cui è salito sullo scuolabus, fino alle 10 all'interno del mezzo, parcheggiato dopo che gli altri bambini e l'autista erano usciti.

Dopo che ha suonato il clacson, una passante si è accorto di cosa stava succedendo e ha chiamato chi di dovere. Alle 10.30 circa la mamma viene avvertita dalla scuola: il piccolo ora è in classe e sta giocando con i propri compagni, non piangeva. Ma il fatto ha scosso la famiglia. Soprattutto perché nessuno ha segnalato l'assenza, nonostante appunto il bimbo avesse cominciato il tragitto per arrivare a scuola.

Il sindaco Paolo Campinoti ha affermato: "In merito a quanto avvenuto ieri mattina su uno scuolabus della azienda che svolge il servizio di trasporto scolastico per conto del Comune di Gambassi Terme, sul quale un bambino è rimasto a bordo da solo dopo che gli altri bambini erano scesi e l'autobus parcheggiato, si fa presente che, appena avuto notizia dell'accaduto, l'Amministrazione e gli uffici comunali preposti si sono immediatamente attivati per le necessarie verifiche e per individuare le responsabilità, in sinergia con la ditta che ha in gestione il servizio di trasporto scolastico, la quale si è dimostrata fin da subito disponibile a collaborare.

Conseguentemente l'amministrazione Comunale si riserva di agire nei modi e nelle sedi opportune per tutelare il servizio di trasporto scolastico, affinché non si ripetano più fatti come quello di ieri mattina che ha fortunatamente avuto un esito senza conseguenze importanti per il bambino. Aggiungo che da ieri sono personalmente in contatto anche con i genitori del bambino per valutare tutti i possibili aspetti della questione".

 

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