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I fiori del cerretese Massimo Barlettani in mostra a Treviso

A partire dal 17 fino al 28 febbraio 2024, Casa dei Carraresi a Treviso ospita la mostra personale “Flowers Noise” dell’artista Massimo Barlettani a cura di Daniela Pronestì, prodotta da Casa d’Arte San Lorenzo e organizzata da Techne Art Service.

Casa dei Carraresi, casa d’arte e di cultura, accoglie nelle sue sale espositive le opere di Barlettani, artista nato a Volterra che vive e lavora a Cerreto Guidi.

Patrocinata da Regione Veneto, Provincia e Comune di Treviso, “Flowers Noise” raccoglie una serie inedita di dipinti in cui il soggetto floreale si lega al concetto di “rumore” per introdurre un elemento di discontinuità e di rottura nelle nostre abitudini percettive.

"Il fatto che un fiore, emblema di grazia e delicatezza, possa fare “rumore” – scrive la curatrice Daniela Pronestì – crea una dissonanza con ciò che siamo abituati a pensare, e quindi con l’abitudine a far coincidere la vulnerabilità con l’assenza di forza, le cose piccole e poco apparenti con l’inessenziale. Nell’opera di Barlettani, i fiori fanno “rumore” per dare voce a verità che abitano nel profondo di ciascuno e che rimangono spesso inascoltate".

Un viaggio attraverso quelli che solo all’apparenza sembrano fiori ma che in realtà celano un significato profondamente spirituale che necessita di spazio e tempo per essere assimilato. Barlettani usa la bellezza fugace dei fiori per entrare a contatto con la nostra psiche, per risvegliare il nostro spirito troppo spesso passivo e incapace di emozionarsi. Siamo invitati a rallentare, a guardare con attenzione la tela e a scoprirci bisognosi di dialogo e di tornare ad assaporare la brevità del tempo.

Il pittore ci accompagna in un percorso in un giardino ideale, dove sono proprio le più piccole e fragili cose della nostra esistenza a catturare l’attenzione e a diventare protagoniste. Ed è così che un “rumore” all’apparenza lieve si rivela tonante come un’esplosione, impossibile da ignorare, che ci parla della nostra vita e delle nostre prospettive quotidiane e future.

"Il rumore dei fiori – prosegue la curatrice – è la vita che esplode, qualcosa di magico, un’interferenza mai sentita. Nessun fiore, nell’opera di Massimo Barlettani, è tale. Fiore è un altro modo per dire del nascere, del divenire, del mutare, del ritornare all’origine, del riconoscere, in questo percorso, la saggezza dell’imperfezione. Del dare voce, infine, alle piccole cose, che piccole sono fintanto che non impariamo ad ascoltarne il rumore".

In questo periodo le opere pittoriche di Massimo Barlettani sono presenti anche a Roma nella galleria SpazioCima, nella personale "Fiori randagi", curata da Filippo Lotti, mostra che chiuderà i battenti il 25 febbraio.

Fonte: Ufficio Stampa

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