In questura di Firenze uno sportello riservato agli avvocati
A partire da questo mese l’Ufficio Immigrazione della Questura di Firenze ha attivato un nuovo servizio predisposto per tutti gli avvocati che quotidianamente si recano in via della Fortezza per sbrigare moltissime tipologie di pratiche.
D’intesa con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del capoluogo toscano, il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma ha stabilito, infatti, che ci sarà un nuovo sportello, riservato esclusivamente ai professionisti legali.
Il servizio sarà attivo ogni secondo e quarto mercoledì di ogni mese, dalle ore 09:00 alle ore 13:30.
L’accesso allo sportello verrà consentito tramite prenotazione degli appuntamenti da parte degli Avvocati, tramite la piattaforma Sfera, gestita direttamente dall’Ordine.
Per effettuare la prenotazione, l’Avvocato dovrà indicare il nome, il cognome e la data di nascita dell’assistito e dove possibile anche il numero della pratica ed il proprio indirizzo pec, per dare modo agli agenti dell’Ufficio Immigrazione di reperire il più velocemente possibile i vari fascicoli e, quindi, di ottimizzare al massimo i tempi del servizio.
Il tempo stimato per ogni appuntamento è di circa 15 minuti e ogni legale potrà prenotare fino a 3 appuntamenti consecutivi, per un numero massimo di 3 pratiche diverse.
La lista degli appuntamenti sarà poi trasmessa dalla Segreteria dell’Ordine degli Avvocati direttamente all’Ufficio Immigrazione il venerdì antecedente all’apertura prevista il mercoledì successivo.
Per l’accesso allo sportello sarà necessario esibire:
- Tesserino dell’Ordine;
- Il mandato sottoscritto dell’assistito, comprensivo di procura speciale rilasciata anche per accedere allo sportello (con eventuale possibilità di accesso da parte di un sostituto);
- Copia del documento d’identità e del passaporto dell’interessato.
Per sopperire alla chiusura dello sportello prevista per i mesi di giugno e agosto 2024, si specifica che nel mese di maggio il servizio sarà attivo mercoledì 08/15/29 maggio 2024.
Fonte: Questura di Firenze