È un luogo di incontro per persone malate di Alzheimer e per i loro familiari, uno spazio protetto in cui possono accedere liberamente trovando ascolto, attività, consigli. Il Libero Alzheimer Caffé, che ha inaugurato ieri alla Sezione soci Firenze Sud Ovest di Unicoop Firenze in viuzzo delle Case Nuove a Ponte a Greve: il servizio è gestito dalla cooperativa Nomos, è attivo, gratuitamente, tutti i primi martedì del mese dalle 15.30 alle 17.30.
Alla presentazione hanno partecipato tanti malati, caregivers, e familiari di persone malate; ha portato i propri saluti anche Mirko Dormentoni, presidente del Quartiere4.
"L’obiettivo dei Caffè Alzheimer è dare un'occasione a caregivers e persone che vivono la demenza ad uscire di casa, riprendere a socializzare evitando così l’isolamento, confrontarsi, e fare attività diverse dal quotidiano: per i malati è uno spazio in cui possono mantenere attive le funzionalità sociali residue, per i familiari è uno spazio in cui parlare delle difficoltà legate all’assistenza, conoscere bene la malattia e i suoi sintomi e per trascorrere alcune ore in un’atmosfera accogliente centrata sull’ascolto e sulla relazione d’aiuto" spiega la dottoressa Elena Poli di Nomos.
Le persone che vivono la demenza sono intrattenute, durante tutto il tempo da volontari ed animatori/educatori esperti con l’obiettivo di per trascorrere un paio di ore in piacevole compagnia facendo attività di stimolazione e mantenimento delle facoltà cognitive, attività ludiche e di socializzazione in piccoli gruppi rivolti alle persone affette da Alzheimer e demenze.
I familiari contemporaneamente possono partecipare a gruppi di psicoeducazione che favoriscono il confronto e la trasmissione di esperienze tra persone che condividono la difficoltà della vita quotidiana, supportati dalla presenza di psicologi esperti in psicogeriatria. Saranno poi organizzati incontri a tema sulla malattia: aperti a chiunque abbia interesse ad approfondire le questioni specificamente proposte dai diversi esperti che danno indicazioni sugli aspetti clinici, psicologici, pratici e giuridici della malattia di Alzheimer. Durante le due ore di attività viene organizzata una merenda per creare un momento conviviale e di socializzazione attiva.
Al Caffè Alzheimer si accede in modo spontaneo, non ci sono requisiti di accesso, per cui possono partecipare persone che vivono la demenza in ogni sua fase. Insieme a coloro che vivono la malattia deve essere presente un caregiver.
Fonte: Ufficio stampa
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