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Spreco alimentare, ReSo Empoli cerca nuovi partner: "Oltre 2mila famiglie assistite nel 2023"

(foto gonews.it)

Oggi è Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, un'occasione per riflettere su quanto consumiamo, e soprattutto quanto non consumiamo, negli acquisti alimentari di tutti i giorni. A Empoli, a invertire la tendenza, c'è l'associazione Re.So. Recupero Solidale, con sede alla Vela d'Avane. Rivolta perlopiù ad aziende e grandi gruppi di vendita al dettaglio, Re.So. si occupa di rimettere in circolo cibo con difetti di produzione ma ancora buono da consumare. Oppure che ha superato la data in cui si può "consumare preferibilmente" ma che, secondo apposite tabelle riportate dalla legge Gadda, sono perfettamente edibili senza rischio alcuno per la salute. Re.So. è in qualche modo il connettore tra chi dona per non buttare e chi riceve perché in difficoltà, tramite associazioni di volontariato locale o enti come l'Emporio Solidale.

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Re.So. è tra i promotori di un progetto, sostenuto con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione Toscana, chiamato Re.2 Te. Solidale. Niente di diverso dalle buone pratiche messe in campo finora. Ma la finalità principale è quella di espandere il raggio d'azione, facendo conoscere la realtà della Vela d'Avane a molti più imprenditori. Per farlo è stato lanciato un tutorial con il volto e la voce del vice presidente dell'associazione, Enrico Roccato, chiarendo tutti i punti dell'azione di ReSo.

"Sarà il primo video di una lunga serie che terminerà a fine anno - spiega Roccato -, perchè oltre ai partner storici vogliamo espandere la nostra rete di conoscenze, sia per i prodotti alimentari che per altri prodotti che ci aiutano a comprare buoni spesa tramite i due mercatini annuali che facciamo. Faremo videointerviste ai partner storici (come Unicoop Firenze, la Inpa di Vinci che porta sottoli, il Pastificio Picchiotti che dona pasta fresca, Zona Market) e ai nuovi arrivati. Oltre a essere una buona pratica, per le aziende ci sono agevolazioni fiscali come la non applicazione dell'Iva sulle merci in uscita, e in alcuni comuni, come Empoli, si risparmia anche sulla Tari".

La storia di Reso è legata a doppio filo a quella di Unicoop Firenze, primo partner fin dalla fondazione e da sempre “donatore di maggioranza”. Ma se anche Unicoop ha avviato i propri programmi di redistribuzione cibo, non sono diminuite le richieste da parte delle famiglie che hanno bisogno di cibo. Dalle1.175 del 2019 siamo passati alle 2.022 nel 2023, record finora mai visto. Il primato invece dei prodotti recuperati e redistribuiti risale al 2021, con 328mila kg di merce redistribuita. L'appello alle aziende dunque viene fatto a gran voce.

"Che fare se non tornare a chiedere a gran voce più partecipazione, più sensibilità, più impegno concreto?", afferma ancora Roccato. La rete innescata da Re.So. inoltre permette anche progetti sociali. Uno di questi, in difficoltà per la carenza di donazioni di caffè, coinvolge i ragazzi autistici della Casa di Ventignano. Questo progetto riguardava lo 'smontaggio' di capsule di caffè e il reimbustamento, per poi distribuire pacchi di polvere di caffè alle varie associazioni. Ma oltre a questo, si pensi anche alle possibilità di 'messa alla prova' per imputati che vengono accolti svolgendo le mansioni dei volontari.

Elia Billero

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