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"La matematica dell'abaco a Firenze", la conferenza nel centenario dell'università

(Foto Università di Firenze)

Anche due personaggi illustri come Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini impararono a far di conto frequentando le scuole d’abaco che proliferarono a Firenze dal Basso Medioevo a tutto il Rinascimento.

La curiosità emerge dagli studi d’archivio compiuti da Elisabetta Ulivi, storica della matematica dell’Università di Firenze, che presenterà la sua ricerca in occasione della conferenza “La matematica dell’abaco a Firenze nei secoli XIII-XVI”, in programma mercoledì 7 febbraio alle ore 17.30, presso il Campus Morgagni D (viale Morgagni 67/A, aula 203).

Tema dell’incontro, organizzato dal Dipartimento di Matematica e Informatica “Ulisse Dini”, è proprio la ricostruzione di uno dei periodi più significativi per la storia della matematica, all’indomani delle novità introdotte da Leonardo Pisano, detto Fibonacci, con il suo Liber abaci. Fibonacci portò in Occidente l’uso del sistema di numerazione decimale posizionale a cifre indo-arabiche appreso in Oriente alla fine del 1200. Da allora fiorirono le Scuole d’abaco in molte città che, in particolare a Firenze, ebbero un grande impatto sullo sviluppo del tessuto economico, con il prosperare dei commerci.

La conferenza - che si inserisce nel calendario degli eventi del centenario dell’Università di Firenze – chiuderà la sesta edizione della “Settimana Matematica Fiorentina”, l’iniziativa di orientamento promossa da lunedì 5 febbraio dal Dipartimento di Matematica e Informatica e dedicata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per facilitarne la futura scelta universitaria.

Fonte: Università di Firenze - Ufficio stampa

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