Tassista si schianta alle Cascine e lancia l'allarme aggressione
Per tentare di scappare da un finto cliente, che in realtà avrebbe voluto solo derubarlo, un tassista del servizio 4390 questa notte alle 5 si è schiantato con la sua auto contro un albero al parco delle Cascine a Firenze.
Il conducente 52enne, a bordo del suo suv, si sarebbe accostato per un giovane che ha fermato la corsa. Secondo quanto ricostruito da Repubblica, il passeggero ha detto di non avere soldi. A quel punto si sono avvicinati altri due complici: uno lo ha fermato per salire, l'altro con un oggetto metallico ha fatto perno per tentare di aprire la portiera. Il taxi è ripartito di furia e ha terminato la sua corsa contro un lampione.
I tre avrebbero terminato l'assalto. La ricostruzione ha dei punti da ricostruire: inizialmente in soccorso del tassista sono giunti altri colleghi, dopo la richiesta d'aiuto alla centrale. Poi è giunta la polizia municipale, ma in quel frangente gli assalitori erano già scappati.
Tassisti in protesta sotto Palazzo Vecchio
Tassisti in protesta in piazza della Signoria a Firenze dopo l'aggressione ai danni del collega. Sono circa 50 i presenti alla manifestazione, che hanno esposto un grande striscione con scritto "Tassisti Firenze". Una delegazione è entrata a Palazzo Vecchio per incontrare gli assessori Giovanni Bettarini e Benedetta Albanese e nel pomeriggio, su loro stessa richiesta, saranno ricevuti anche in prefettura.
Tassisti ricevuti in comune: "Vicinanza dell’amministrazione"
Dopo l’aggressione della notte scorsa ad un tassista alle Cascine, gli assessori alla sicurezza e alle attività produttive Benedetta Albanese e Giovanni Bettarini hanno ricevuto la vittima dell'aggressione e una delegazione di tassisti in presidio sotto Palazzo Vecchio. "Abbiamo espresso vicinanza alla vittima e la ferma volontà dell’Amministrazione a fare il possibile per quanto di propria competenza per garantire la sicurezza ai cittadini e ai lavoratori della città".
"Collega salvo grazie al pronto intervento di un altro tassista"
"Alle Cascine c'è un problema sicurezza, ormai è evidente, ma non è purtroppo di immediata soluzione e non è locale. Si deve guardare ben più alto, a chi ha a che fare con le politiche di accoglienza indiscriminate. Non è un pregiudizio razziale o etnico. Semplicemente le persone non possono stare senza lavorare. Chi non lavora e non guadagna delinque e ciò porta i cittadini ad avere paura e, questo sì, a generare forme di razzismo. Alla Cascine, nello specifico, c'è bisogno di un presidio costante di cui si dovrebbe far carico probabilmente anche il governo nazionale", è quanto dichiara Claudio Giudici, presidente 4390 Taxi Firenze e presidente nazionale Uritaxi. "Il nostro collega è stato fortunato e non sarebbe qui a raccontarci i fatti se non fosse sopraggiunto nel frattempo un altro collega, inducendo alla fuga i balordi".
Una delegazione, tra cui il presidente Giudici, il tassista aggredito alle Cascine e un secondo, vittima di aggressione qualche mese fa, sempre a Firenze, da parte di un ncc abusivo, hanno incontrato in Palazzo Vecchio gli assessori Bettarini e Albanese e quindi si sono recati dal prefetto.
Confartigianato Firenze: "Abbiamo paura"
“Le aggressioni sono sempre più frequenti di notte ma anche di giorno: io non passo più alle Cascine perché ho paura e respingo le corse quando me le propongono. Abbiamo paura, non ci sentiamo protetti e, come rischiano i nostri clienti, rischiamo anche noi”. Questo il grido d’allarme della Presidente di Confartigianato Taxi Firenze Karima Sylvia Bouyahia, che esprime solidarietà al collega aggredito stamani alle Cascine. Altre “terre di nessuno” sono, secondo l’esperienza di Sylvia, “viale Guidoni, la Stazione Santa Maria Novella o anche Santa Croce, sebbene l’impiego degli stewards abbia portato alcuni primi miglioramenti, senza dimenticare San Lorenzo e Repubblica che prima erano molto più sicure”. Ad ogni modo, Confartigianato Firenze apprezza “la riapertura del tavolo per la sicurezza, come emerso dalla riunione con il Prefetto”
Le reazioni della politica
“Solidarietà al tassista aggredito alle Cascine. Purtroppo l’amministrazione fiorentina si dimostra ancora una volta totalmente incapace di garantire la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori nel Parco. Un Parco che, nonostante le tante belle parole e le ruote panoramiche di Nardella, resta un vero e proprio buco nero che la città non merita, il massimo esempio di come Pd non abbia idea di come ristabilire la legalità sul territorio”. Lo dichiara Susanna Ceccardi (Lega).
“L’aggressione subita da un tassista la scorsa notte alle Cascine conferma lo stato di grave insicurezza nel quale i tassisti devono lavorare. Quella di ieri notte è la goccia che fa traboccare il vaso. Esprimo solidarietà al tassista aggredito e ringrazio il collega accorso ad aiutare”. Lo dichiara il consigliere della Lega Luca Tani.
“Oltre a dare la mia personale solidarietà e quella della Lega di Firenze alla categoria e alla persona rimasta vittima, non posso non tornare, per l’ennesima volta, a dare un giro di sveglia al sindaco Nardella e all’assessora Albanese sui balordi che occupano da anni il parco delle Cascine. Come Lega abbiamo da tempo proposto di recintare il parco, così da tenere fuori certi delinquenti e, anche alla luce di quest’ultimo episodio, evidenziamo la necessità di un presidio fisso della Polizia Municipale alle Cascine, con tanto di taser, come più volte abbiamo richiesto” aggiunge il capogruppo e segretario provinciale della Lega Federico Bussolin.
“Vogliamo dare la nostra solidarietà al tassista aggredito ieri notte alle Cascine e a tutta la categoria che, come altre in città, si trova nella condizione di lavorare di notte in zone insicure, dove a farla da padrone sono balordi di ogni risma. Riguardo in particolare alle Cascine, abbiamo un ordine del giorno già depositato e da discutere in consiglio comunale per stabilire un presidio fisso della Polizia Municipale nell’area dell’ex Meccanò”. Lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e il consigliere Jacopo Cellai. “Che sulla sicurezza le giunte guidate da Nardella abbiano fallito è sotto gli occhi di tutti. Per fortuna di Firenze e dei fiorentini, il voto non è lontano per cambiare musica” aggiungono.
"Le Cascine è uno dei luoghi simbolo del degrado e della criminalità, e di cui vogliamo, come fiorentini, riappropriarci. È il luogo che meglio di altri fotografa il fallimento delle amministrazioni comunali di centrosinistra che negli ultimi 28 anni hanno guidato Firenze. Questo è un 'non luogo della città’, dove i fiorentini ormai non vanno più perché hanno il terrore di essere aggrediti, rapinati, violentati". Lo afferma Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana. "Siamo di fronte al completo abbandono del primo e più importante parco cittadino - accusa Stella - dopo decine di annunci sul rilancio: spaccio, delinquenza, ippodromo abbandonato, persone sbandate che dormono in letti di fortuna, un giardino per i bambini chiuso e sommerso di rifiuti. Il parco delle Cascine, il parco delle famiglie e dei fiorentini che Renzi prima e Nardella poi hanno assicurato di voler ripulire e bonificare per restituirlo alla città, è una cosa inguardabile, è degrado a cielo aperto. È una terra di nessuno, dove crimine e violenza regnano indisturbati. Servono provvedimenti emergenziali, noi abbiamo proposto di istituire un corpo di polizia locale dedicato al Parco. Tutti i sindaci che si sono succeduti in questi anni, tutti del Pd, sono colpevoli di non aver fatto nulla e di aver lasciato le Cascine nel degrado più totale".
"Da decenni denunciamo le condizioni del Parco, nessuno ha fatto niente e anzi, i dieci anni di amministrazione Nardella hanno dato il colpo di grazia trasformando il polmone verde della città in una Favela. Alle Cascine ogni diritto e legge della nostra Nazione sono sospesi, vige solo la regola del più forte e della delinquenza. Qui comandano tossicodipendenti e criminali, nella maggioranza dei casi stranieri o extracomunitari. Quanto sono lontani i tempi in cui Renzi annunciava - con Nardella suo vicesindaco - che se non avessero trasformato le Cascine nel Central Park Italiano, non si sarebbero mai più ricandidati? È questo il risultato del buonismo della sinistra che ha spalancato le porte a chiunque e ha sottovalutato il problema sicurezza. La misura è colma. Per questo torno a chiedere a che punto sia l’individuazione del luogo in cui dovrà sorgere il Cpr della Toscana. Vogliamo rivedere i fiorentini vivere liberamente il Parco ad ogni ora del giorno e questo sarà possibile solo se il 9 giugno si segnerà la parola fine al governo di sinistra della città" lo dichiara Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale.
"Non è possibile che uno dei più bei parchi d’Italia, il polmone verde per eccellenza di Firenze, sia in mano a balordi, delinquenti criminali che ogni giorno seminano terrore spingendo i poveri fiorentini ad evitare di frequentarlo o di assembrarsi nelle parti più laterali per non addentrarsi nei viali interni che diventano spesso una terra di nessuno. È chiaro che l’amministrazione non ha né la forza né la volontà di intervenire in un campo che mette in crisi le fallimentari politiche di cosiddetta accoglienza che a parole vengono propinate" affermano da Firenze Rinasce. "Mentre si attende l’arrivo degli agenti di polizia che deve mandare il ministero, o le nuove regole che vadano nel senso di una maggiore certezza della pena che deve emanare il parlamento, da subito deve essere istituito alle Cascine un presidio continuo costante, un corpo di vigili specializzato e che pattugli in continuazione il Parco anche nelle ore notturne. Nell'esprimere solidarietà al tassista aggredito, ribadiamo che Firenze e i fiorentini non ne possono più che pezzi di città siano in mano ai balordi ed ai criminali che dettano legge al di fuori della legge, e si sentono talmente sicuri della loro impunibilità da agire oramai alla luce del sole".
"I colleghi delle forze di opposizione sono tra il commovente e il patetico per come cercano di mascherare il fallimento assoluto delle politiche del Governo per garantire la sicurezza dei cittadini. A Firenze e non solo. Vogliamo esprimere solidarietà al tassista aggredito e la condanna verso queste pietose strumentalizzazioni politiche. Ormai lo sanno anche gli alberi delle Cascine: l’assegnazione delle forze dell’ordine è una competenza del Governo rispetto alla quale il fallimento è conclamato. Il Comune, come del resto fa già, potrà solo aumentare le attività e il presidio nel parco, ma la sicurezza deve essere garantita dalle forze dell’ordine. Lo sanno talmente bene gli esponenti di Forza Italia, che addirittura chiedono una forza di polizia ad hoc! Ribadiamo ancora una volta che il presidio del territorio e la sua sicurezza richiedono forze dell’ordine dedicate, appunto. E queste sono disposte dal Governo". Così Cristina Giachi e Andrea Vannucci replicano agli esponenti della Lega e di Forza Italia in merito al tassista aggredito al Parco delle Cascine.