Capitale italiana della Cultura, nella decina la Valdichiana Senese: supporto dal Consiglio regionale
L’Unione dei Comuni Valdichiana Senese è finalista per l’assegnazione del ruolo di Capitale italiana della cultura 2026. Per la prima volta un’Unione dei Comuni accede alla valutazione conclusiva per l’attribuzione del titolo conferito dal Ministero della Cultura. Il dossier Valdichiana 2026, seme d’Italia è stato quindi ammesso dalla giuria tra i dieci progetti che saranno valutati a marzo prossimo, quando arriverà il verdetto. Prosegue quindi la mobilitazione sociale e culturale a Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda, rafforzando il coinvolgimento del territorio e dei partner regionali, nazionali, internazionali che hanno aderito alla sfida.
“Il Consiglio regionale darà un sostegno convinto per sostenere la Valdichiana Senese come Capitale italiana della cultura per il 2026 – ha affermato Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale – e continuerà a sostenere l’impegno portato avanti dai sindaci di questi territori. La cultura non si realizza soltanto nelle grandi città, ma si costruisce anche nei piccoli borghi e dall’identità dei territori. Credo che la Valdichiana Senese abbia tutte le carte in regola per presentarsi sulla scena nazionale.”
“Se la Valdichiana senese sarà città della cultura italiana 2026 la Regione Toscana investirà un milione di euro per la sua valorizzazione e per presentare al meglio la sua ricca e variegata offerta” ha detto durante la presentazione della notizia che vede la Valdichiana tra le dieci finaliste il presidente Eugenio Giani accompagnato dai dieci sindaci dei Comuni interessati.
“Un investimento sulla cultura può diventare un volano di sviluppo per l’intero territorio – ha detto Agnese Carletti, sindaca di San Casciano dei Bagni e presidente dell’Unione dei Comuni - e può far crescere anche realtà marginali e piccole come quelle della Valdichiana Senese. Questo traguardo è davvero significativo perché certifica la capacità di cooperazione tra dieci enti e dieci comunità anche sul tema della cultura; lavorare insieme, per un territorio così vasto ed eterogeneo, è molto impegnativo, ma in questi anni istituzioni e cittadini si sono convinti di quanto sia importante muoversi in rete, anche collaborando con soggetti nazionali e internazionali.”
“Siamo l’unica realtà toscana ancora presente a livello di candidatura – ha detto il sindaco di Torrita di Siena Giacomo Grazi – e speriamo di riuscire ad ottenere questo importante riconoscimento grazie allo sforzo dei dieci comuni coinvolti, il sostegno della Regione Toscana e delle numerose istituzioni culturali presenti nel nostro territorio.”
Secondo Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale, “è un progetto davvero plurale, un territorio estremamente ricco e variegato che unisce storia, bellezza, paesaggio, cultura, tradizioni. Noi faremo la nostra parte per valorizzare anche a livello regionale questa esperienza”.
“Quella di oggi è un’iniziativa importante del Consiglio regionale per sostenere la candidatura della Valdichiana Senese a Capitale italiana della cultura – ci ha detto la consigliera regionale Elena Rosignoli – e riuscire a valorizzare un territorio che offre una variegata e ampia offerta culturale, che riesce a portare la cultura anche fuori dai grandi centri urbani e far conoscere territori ancora poco conosciuti dai grandi flussi turistici.”
Anche la consigliera regionale Anna Paris ha sottolineato “il filo conduttore che unisce i vari territori che trova come elemento unificante il teatro, la cultura e il coinvolgimento diretto dei cittadini”.
All’incontro erano presenti anche i sindaci di Montepulciano, Michele Angiolini, di Sinalunga, Edo Zacchei, di Cetona, Roberto Cottini, di Pienza, Manolo Garosi, di Chiusi, Gianluca Sonnini, di Sarteano, Francesco Landi, di Chianciano Terme, Andrea Marchetti, e di Trequanda, Andrea Francini.