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Giorno della Memoria a Fucecchio con studenti, associazioni e cittadini uniti

I giovani protagonisti nel ricordo di una strage che non si può dimenticare, perché ricordare significa partecipare. Ed è esattamente quello che studenti, associazioni e cittadini hanno fatto questa mattina in occasione delle iniziative promosse dal Comune di Fucecchio per celebrare il Giorno della Memoria e commemorare le vittime dell’Olocausto.

Al Teatro Pacini si è tenuto un incontro che, dopo l’introduzione storica di Alberto Malvolti, ha dato spazio al commosso racconto della storia della famiglia Nencioni, cui hanno fatto seguito l’intervento di Graziano Bellini e le testimonianze di Vittoria Tognozzi, una delle sopravvissute all'Eccidio del Padule di Fucecchio. A coordinare il tutto sono stati i giovani dell’associazione #Fucecchioèlibera, da tempo impegnati a promuovere l’importanza dei valori legati alla memoria storica e divenuti un punto di riferimento per i loro coetanei. Presenti, inoltre, il Consiglio comunale delle Ragazze e dei Ragazzi e le alunne e gli alunni dell'Istituto Comprensivo Fucecchio e dell'istituto superiore "A. Checchi", che attraverso le loro domande hanno permesso di ripercorrere quei drammatici giorni e riflettere su una delle più dolorose e tragiche pagine della nostra storia. L'incontro a teatro si è concluso sulle note di Schindler List, suonata dai ragazzi accompagnati dai loro maestri e professori, prima di lasciar spazio al corteo che ha raggiunto piazza XX Settembre. Qui si è tenuta la prima delle due commemorazioni, alla presenza del sindaco Alessio Spinelli, della vice sindaca Emma Donnini e degli assessori Daniele Cei, Valentina Russoniello e Emiliano Lazzeretti, ai quali si sono unite le associazioni ANPI, ANED, ANMIL, SPI-CGIL, Pubblica Assistenza, Misericordia, Gruppo Donatori di Sangue Fratres e Associazione Nazionale Carabinieri con i loro gonfaloni. Durante la cerimonia è stata deposta una corona di fiori alle Pietre d’Inciampo e al monumento ai Caduti, la stessa che a seguire, in piazza Dina Buoncristiani, è stata dedicata alla memoria di Nedo e Giuseppe Nencioni, entrambi deportati nei campi di concentramento.

"A Fucecchio oggi è successo qualcosa di importante - sono le parole del sindaco Alessio Spinelli -. Mai abbiamo avuto così tante persone in questa giornata così significativa per il nostro paese, e per questo ci tengo a ringraziare tutti i ragazzi e le ragazze, le associazioni e tutti coloro che con la loro testimonianza hanno acceso una scintilla. Questo giorno ci ricorda che dobbiamo fare tesoro della memoria perché è ciò che ci anima e che ci permette di ricordare tutti coloro che hanno dato la propria vita per salvarci dall'oppressione nazifascista. Ricordare vuol dire riscoprire le nostre radici, marcare con forza la nostra identità e la nostra democrazia, fondata su una Costituzione antifascista. Questa memoria deve essere tramandata alle nuove generazioni e per farlo non c'è cosa migliore che mostrare ai giovani di che cosa è stato capace l'uomo appena 80 anni fa. Conoscere la storia significa saper analizzare e comprendere gli avvenimenti odierni. Il fascismo e il nazismo forse non torneranno in quella veste, ma il pericolo che derive come razzismo o violenza possano riportarlo sotto altra forma è sempre dietro l'angolo. Per questo, oggi più che mai, è importante tenere vivo il ricordo".

"Il 27 gennaio è il giorno che ricorda le vittime del nazi fascismo ma è anche il momento in cui dobbiamo impegnarci per costruire una memoria storica radicata dentro di noi e nelle nostre comunità - prosegue Roberto Bagnoli, presidente ANED Empolese Valdelsa -. Per questo è importante la partecipazione dei giovani e dei loro insegnanti, che avranno in futuro il compito di portare avanti la memoria del nostro passato".

"La storia ritorna, come purtroppo testimoniano i recenti accadimenti a livello globale - conclude Moreno Barnini, vice presidente ANPI Fucecchio -. Ma nonostante il momento storico orribile a livello internazionale, siamo fiduciosi che si possa fare ancora molto per tramandare la memoria e i valori dell'antifascismo. E a Fucecchio lo stiamo dimostrando, questa mattina così come in molte altre occasioni. Dalla storia si può e si deve imparare per evitare gli stessi errori del passato. La memoria è uno dei pochi motivi di speranza, e forse l'unico vero strumento per trovare la pace".

"La nostra associazione nasce il giorno dell'anniversario della Liberazione di Fucecchio dall'oppressione nazifascista - concludono le ragazze e i ragazzi di #Fucecchioélibera - e la libertà per noi ha un valore importantissimo. Questa parola traccia il nostro passato e presente: ci ricorda quanto sia importante proteggere la memoria e ci fa strada verso un presente e un futuro dove partecipare vuol dire salvaguardare la libertà stessa."

Fonte: Comune di Fucecchio - Ufficio stampa

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