Totem per due arrestati e deportati da Santa Croce, Oliveri (Asma): "Procedura frettolosa senza ricostruire la storia dei coniugi"
La giunta comunale di Santa Croce ha deciso di approvare con la delibera n. 233/2023 per il Giorno della Memoria 2024, l’apposizione in piazza del Popolo di un totem in carten con targa in plexiglas in ricordo dei coniugi ebrei Olga Galletti e Arrigo Coen arrestati a Santa Croce sull’Arno il 29/02/1944 e deportati nel campo di Fossoli e poi ad Auschwitz, con una spesa di 1.878.00 euro.
L’ultima volta che è stato collocato un totem è stato il 18.03.2023 davanti al Palazzetto dello Sport, a seguito di una mia mozione presentata in consiglio comunale, in memoria di tutte le vittime del covid ed in particolar modo delle vittime “santacrocesi”. Voglio far presente anche che mi ero offerto di donare la bandiera e ci tenevo molto a questo gesto visto che sono stato pure io colpito gravemente da questa grave sindrome respiratoria acuta ma, alla fine, la sindaca ha detto che era compresa nel preventivo della ditta fornitrice del palo; anche se non è così come emerge dalle evidenze documentali.
Altro caso di apposizione di una targa è stato quando su suggerimento iniziale del Consigliere Lambertucci e poi del sottoscritto si è deciso di ricordare Graziano Bertelli intitolandogli la Casa delle Associazioni in corso Mazzini; in quella occasione c’è sempre stato un dialogo aperto e franco tra maggioranza e minoranza per fare tutto al meglio.
Ma perché, allora, questa volta è stato deciso dalla sindaca di fare tutto di nascosto e in modo così frettoloso? Ho chiesto spiegazioni alla Sindaca se i coniugi ebrei deportati ad Auschwitz fossero “santacrocesi” e se fossero deceduti ad Auschwitz visto che nella delibera non era scritto. Mi è stato risposto che l’amministrazione stava preparando un volantino con la scritta “non sopravvissuti allo Shoah” ma che stavano informandosi sulla loro vita e che potrebbero essere anche stati dei rappresentanti di pellami o altro (qui la successiva ricostruzione). Mi domando, allora, visto le scarse informazioni in nostro possesso, perché è stato deciso di realizzare questo totem a due persone “non santacrocesi” così frettolosamente senza nemmeno conoscere veramente chi fossero questi due coniugi ebrei? Non sarebbe stato opportuno e prudente, ricostruire compiutamente prima la loro storia, informandosi tramite approfondite ricerche e sapere chi erano e poi insieme alla minoranza decidere anche il luogo più appropriato dove realizzare il totem? Ormai è risaputo che quando alla Giunta comunale interessa qualcosa lo fa anche senza tanta informazion.
Come consigliere capogruppo di Asma 2.1 non sono d’accordo per il modo frettoloso e con cui è stata presa questa decisione di scegliere di collocare il totem in piazza del Popolo senza informarsi scrupolosamente tramite ricerche per stabilire chi fossero questi due coniugi ebrei non santacrocesi arrestati a Santa Croce sull’Arno.
Vincenzo Oliveri, Asma 2.1