Rubavano auto e le rivendevano in Sicilia con documenti falsi: misure cautelari per 5 persone
Oggi la polizia ha eseguito varie misure cautelari per 5 italiani tra i 31 e i 66 anni accusati di furti di auto poi rimesse in circolazione con targhe e documenti di mezzi simili, acquistati in precedenza come rottami.
Sono 15 i furti contestati nelle province toscane, di cui 8 commessi in quella di Firenze. Il gruppo criminale sarebbe composto da 8 persone di origine siciliana e campana, stabili sul territorio pistoiese che avrebbero quindi commercializzato i numerosi veicoli, dagli stessi trafugati e riciclati, avvalendosi di società apparentemente regolari intestate a familiari. Tre furono arrestate in flagranza di reato mentre rubavano un camion dopo che, a novembre 2022, era stato notato come il gruppo dedito a furti si trovava spesso nei pressi di un capannone a Uzzano. Proprio lì, nel Pistoiese, i mezzi rubati venivano 'ripuliti' per poi trasferirli a Palermo e venderli.
La polizia stradale fece un controllo in un'officina di zona dove fu trovato un camion rubato e 4 scatole con punzoni utilizzati per i telai delle auto, oltre a targhe, targhette identificative di numero di telaio e una serie di blocchetti di accensione con relative chiavi.
Il modus operandi era il seguente: dopo aver acquistato autocarri gravemente incidentati a cifre modeste attraverso società di compravendita veicoli, una a Palermo e l’altra a Pescia (PT), alcuni avrebbero messo a segno il furto di veicoli con caratteristiche analoghe, ai quali sarebbe stato alterato il numero di telaio, facendolo corrispondere a quello del mezzo danneggiato e legittimamente acquistato.
Utilizzando, infine i documenti di quest’ultimo per reimmetterlo sul mercato, il veicolo, 'ripulito' veniva imbarcato a Livorno sul traghetto per Palermo, per la successiva messa in vendita.
Le richieste cautelari sono state emesse dal gip di Pistoia su richiesta della locale Procura.
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