Project financing, le opposizioni: "Accantonamenti non più necessari, tesoretto da 2,7 milioni da utilizzare"
La Corte di Appello di Roma ha annullato il lodo relativo alla controversia insorta tra il Comune di San Miniato e il Consorzio Etruria & c. a seguito della mancata realizzazione del famigerato Project financing, ed è quindi presumibile che il Comune debba avere la restituzione delle somme a suo tempo versate al Consorzio Etruria che ammontano a circa 7,7 milioni di euro.
In relazione alla sanzione iniziale di circa 10 milioni di euro a suo tempo inflitta al Comune dal Lodo, oltre alla somma versata immediatamente di 7.7 milioni, vennero accantonati al Fondo Rischi Contenzioso del Comune circa 2,7 milioni di euro per far fronte al rischio di dover corrispondere anche la rimanente parte della sanzione il cui versamento era stato temporaneamente sospeso.
L'annullamento del Lodo rende quindi non più necessario l’ingente accantonamento al Fondo rischi contenzioso, rendendo disponibili le somme a suo tempo accantonate. Chiediamo come e quando l’Amministrazione comunale intende usufruire delle risorse resesi disponibili e derivanti del citato accantonamento di 2,7 milioni che a seguito della decisione della Corte di Appello di Roma non è più necessario.
Al momento il Sindaco non ha ancora riferito ai cittadini come e quando intende riavere indietro i 7,7 milioni pagati a suo tempo al Consorzio Etruria e come e quando intende escutere la fidejussione di 400 mila euro a garanzia di lavori non eseguiti contenuta nel contratto di project financing. Speriamo che almeno dica come e quando svincolerà gli accantonamenti al Fondo rischi contenzioso e come intende utilizzare il conseguente e inaspettato tesoretto di 2,7 milioni.
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