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Trasporto sociale, i dati presentati in commissione sanità

Consiglio regionale della Toscana (foto di archivio)

La sperimentazione del servizio di trasporto sociale è stata al centro dell’audizione del responsabile della Direzione Sanità, welfare e coesione sociale Federico Gelli che si è tenuta questa mattina (martedì 23 gennaio) nella seduta della commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd).

L’audizione fa seguito alla risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nel settembre scorso che chiedeva alla Giunta, tra l’altro, di condividere i dati e di rivedere, al temine del percorso di sperimentazione, i criteri relativi al trasporto di soggetti con fragilità socio-economica.

Alla luce degli impegni previsti dalla risoluzione, Gelli ha dunque illustrato il percorso di questi mesi. “Con l’ultima delibera di Giunta del settembre scorso – ha spiegato – attribuiamo la competenza del servizio del trasporto sociale alle Società della Salute e alle Zone distretto. In questa fase di sperimentazione le risorse messe a disposizione sono del Fondo sanitario. Ma l’obiettivo è quello di utilizzare i Fondi Sociali Europei quando il sistema sarà a regime e avremo una rendicontazione dei costi”.

Le risorse stanziate ammontano a un milione e 50mila euro, di cui 350mila euro per il 2023 e 700mila euro per il 2024.

Per quanto riguarda invece le griglie di accesso al servizio, Gelli ha ricordato come nell’ultima delibera di Giunta esse siano state semplificate, anche a seguito delle indicazioni del Consiglio regionale, prevedendo un solo un requisito di fragilità e tre fasce Isee, mentre la distanza chilometrica è stata ridotta ulteriormente.

Gelli ha premesso come “la Toscana in materia di trasporto sanitario ha scelto di introdurre nella legge 40 meccanismi di tutela che vanno oltre al trasporto di emergenza urgenza e al trasporto gratuito per i pazienti in dialisi, aggiungendo la possibilità di trasportare persone che necessitano di accompagnatore o operatore sanitario. Il costo del trasporto sanitario pro-capite in Toscana è infatti di gran lunga superiore rispetto alle altre regioni, con una spesa di 37 euro pro-capite nel 2022 a fronte dei 19 euro della Lombardia e dei 27 euro dell’Emilia Romagna”.

I dati della prima fase della sperimentazione del trasporto sociale, che si è conclusa il 30 novembre 2023, parlano di 862 voucher emessi (ogni voucher dipende dal tipo di prestazione e può comprendere anche più viaggi) e di 24 richieste annullate: 371 sono stati prenotati da un operatore Asl, 360 dai cittadini, 97 da un delegato del cittadino, 42 da operatore dell’Azienda ospedaliera universitaria, 15 dal Caf, 1 dalla Bottega della Salute. Di questi 726 hanno riguardato persone in fascia Isee fino a 9360 euro; 64 in fascia Isee fino a 12mila euro, 68 fino a 15mila euro, 28 fino a 18mila euro. Per quanto riguarda il chilometraggio, 244 voucher sono stati emessi per viaggi superiori a 50 chilometri; 220 per distanze tra 30 e 50 chilometri; 234 per distanze tra 10 e 30 chilometri; 188 per distanze inferiori o uguali a 10 chilometri.

Gelli ha poi illustrato i dati della seconda fase della sperimentazione sottolineando come “per la prima volta nella Regione Toscana si è applicato il codice del terzo settore che prevede la co-progettazione degli enti del terzo settore col sistema pubblico”. “Tutte e 28 le zone distretto hanno attivato la co-progettazione insieme al volontariato presente nel proprio territorio – ha affermato –. Hanno aderito più di 100 associazioni, in media 3-4 per zona distretto, non solo quelle principali, ma anche quelle presenti nel territorio e nate per tutelare una categoria specifica di pazienti”.

Nel dettaglio, dal primo dicembre ad oggi, sono stati emessi 11 voucher a fronte di 3 richieste annullate: 40 prenotati attraverso operatore Asl, 56 dai cittadini, 12 da un delegato del cittadino, 6 da operatore dell’Azienda ospedaliera universitaria. Di questi 82 sono erogati a cittadini che hanno un reddito Isee inferiore a 9360 euro; 27 in fascia fino a 15mila euro, 5 fino a 22mila euro. Cinquantaquattro voucher sono stati emessi per distanze superiori a 35 chilometri, 53 per distanze superiori a 5, e 7 per distanze inferiori o uguali a 5 chilometri.

“I dati – ha concluso Gelli – testimoniano che questa nuova modalità organizzativa, che ha allargato le maglie e ha reso più fruibile il servizio anche attraverso il lavoro delle zone distretto, è venuta incontro a molte richieste segnalate anche dal Consiglio regionale nella prima fase”.

La proposta di risoluzione del Consiglio regionale chiedeva anche aggiornamenti sul numero dei soggetti oncologici che usufruiscono del servizio. “Non siamo in grado di fornirli – ha spiegato Gelli - perché questo dato è protetto dalla privacy. Oltretutto i criteri di accesso non riguardano il tipo di patologia, ma sono legati alle condizioni di fragilità, alla distanza e al reddito dei cittadini”.

Fonte: Consiglio Regionale della Toscana, ufficio stampa

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