Falco e Ceravolo, Empoli in Azione: "Un convegno per ricordare i '10 punti'
Sono passati quarantanove anni da quando il 24 gennaio 1975, nella nostra città, il neofascista Mario Tuti uccise due guardie di Pubblica Sicurezza, Leonardo Falco e Giovanni Ceravolo, mentre effettuavano una perquisizione domiciliare a casa di Mario Tuti nell’ambito di un’inchiesta sul neofascismo. A seguito di quel triste evento, per ricordare i due colleghi barbaramente uccisi e il collega ferito, il 7 febbraio 1975 più di mille poliziotti si riunirono nella nostra città, presso il palazzo dell’esposizioni, per chiedere una polizia più moderna, una polizia più democratica, una polizia più efficiente. Vennero stesi i “10 punti di Empoli”, che servirono come base di lavoro per la riforma della Polizia avvenuta nell’anno 1981 con la legge 121, che smilitarizzò il Corpo delle guardie di P.S., permise alle donne di entrare nella Polizia di Stato con pari dignità e permise la sindacalizzazione dell’Amministrazione. La Questura Fiorentina dopo solo tre anni fu nuovamente colpita, questa volta dalla furia del terrorismo di sinistra da un commando di prima linea durante un assalto al carcere delle murate di Firenze. In quell’occasione morì l’Agente Fausto Dionisi, mentre l’altro componente della pattuglia l’Agente Dario Atzeni fortunatamente si salvò, ma solo dopo un lungo e delicato intervento chirurgico. Il prossimo anno, saranno passati cinquant’anni da quell’ incontro tenuto nel palazzo delle esposizioni di Empoli, che permise al nostro paese di avere una Polizia più moderna, in linea con lo spirito della Costituzione. Come partito politico Empoli in Azione, vorremmo proporre all’Amministrazione Comunale per l’anno prossimo un convegno per ricordare quell’evento e per discutere del “sistema sicurezza”, tra vertici delle forze dell’ordine, rappresentanze nazionali dei sindacati di Polizia, sindacati confederali, istituzioni, mondo accademico e società civile.
Empoli in Azione