Due beni confiscati alla mafia in Toscana diventano patrimonio pubblico
“Si concretizza oggi un passo molto atteso, un segnale di legalità e di lotta alle mafie. Questi immobili, nati grazie al riciclo dei ricavi connessi alle attività illegali e alla criminalità, verranno destinati fin dai prossimi giorni per funzioni sociali. Sono invece gli enti locali, come Terranuova Bracciolini che li mettono a disposizione dei cittadini e li trasformano in presidi di legalità”.
Così l’assessore alla legalità Stefano Ciuoffo che stamani a Terranuova Bracciolini (AR) ha inaugurato due beni sottratti alla mafia ed assegnati al Comune dall’Agenzia Nazionale dei beni confiscati.
“Il sacrificio quotidiano delle forze dell’ordine – ha proseguito l’assessore - e di giustizia per il contrasto alle mafie deve essere valorizzato. Regione Toscana ha messo a disposizione dei comuni risorse proprie di bilancio per restituire alle comunità questi beni. Diamo concretezza ai principi e ai valori della legalità, con lo sguardo rivolto alle nuove generazioni”.
L’evento pubblico, al quale con l’assessore Ciuoffo erano presenti rappresentanti istituzionali dei comuni del Valdarno e della provincia di Arezzo, la prefetta di Arezzo e Luigi Dainelli, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage dei Georgofili, oltre a Don Bigalli di Libera Toscana, si è svolto in due momenti con l’inaugurazione della villetta alle Ville che sosterrà il co-housing solidale e poi con quella del capannone di via Poggilupi, che ospiterà l’archivio e la rimessa dei mezzi comunali.
La villetta è stata intitolata ad Angela Fiume, Fabrizio Nencioni e le loro bambine, Nadia e Caterina, la famiglia vittima dell’attentato mafioso del 27 maggio 1993 in via dei Georgofili a Firenze.
L’immobile di via Poggilupi è stato invece intitolato a Giuseppe Valarioti, amministratore pubblico e il primo politico ucciso dalla 'Ndrangheta, che seppur giovanissimo ha lottato in nome degli ideali di libertà e giustizia, pagando con la vita la sua battaglia alla cultura mafiosa.
L’immobile di Via Poggilupi sarà destinato in parte a deposito dei mezzi comunali utilizzati per la tutela del territorio e per la protezione civile e in parte ad archivio degli uffici tecnici dell’ente.
La ristrutturazione finanziata dalla Regione Toscana con 450mila euro è consistita in interventi di manutenzione straordinaria per la realizzazione delle partizioni interne idonee a organizzare e accogliere le varie funzioni r la realizzazione di tutti gli impianti necessari a rendere i vari ambienti fruibili e rispondenti alle norme vigenti; riqualificazione del resede esterno.I due immobili di Terranuova Bracciolini inaugurati sono i primi due beni confiscati nel territorio del Valdarno, una confisca che risale agli anni ’90 alla famiglia Priolo. Con oggi si chiude un iter molto lungo nel recupero degli immobili che tornano a disposizione della collettività.
Importante: I Comuni che hanno beni immobili confiscati alle mafie nel loro patrimonio comunale entro il 31/1 possono presentare via pec alla Regione Toscana la domanda di contributo.
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Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa