Campi elettromagnetici, crociata in solitaria del Comune di Calci: "Preoccupati per la modifica dei valori limite"
L’amministrazione comunale di Calci esprime forte preoccupazione per l’imminente innalzamento dei valori limite di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, come previsto dalla Legge 214/23 del 31 Dicembre 2023. In particolare, le norme prevedono che i nuovi "limite/valore di attenzione/obiettivo di qualità" debbano essere stabiliti entro 120 giorni con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri di ambiente e salute, e previa intesa in sede di Conferenza unificata per i rapporti tra Stato, Regioni e Province. Ma, scaduto il termine dei 120 giorni, qualora non sia stato emanato il suddetto decreto, il valore di attenzione/obiettivo di qualità sarà innalzato da 6 V/m a 15 V/m.
Per il Comune di Calci, che dal 2015 si è dotato di un Programma comunale degli impianti di telefonia mobile avvalendosi di una consulenza tecnica specializzata, l’ulteriore innalzamento dei valori limite rischia di ridurre drasticamente, se non vanificare, l’azione dei Comuni volta alla mitigazione degli impatti sulle popolazioni dei campi magnetici legati all'installazione di impianti di telefonia mobile. Tutto questo senza dimenticare che in Italia, caso unico nello scenario europeo, il calcolo delle emissioni viene effettuato come valore medio sulle 24 ore anziché su 6 minuti, avendo cosi di fatto già determinato un innalzamento surrettizio dei valori limite.
A fronte di queste preoccupazioni, in considerazione del percorso concertativo previsto dalla norma, il Sindaco Massimiliano Ghimenti e l’assessore all’ambiente Stefano Tordella hanno formalmente chiesto, con forza, che i limiti di esposizione non vadano in alcun modo modificati e tanto meno innalzati, e che il calcolo delle emissioni venga effettuato sui 6 minuti e non come valore medio sulle 24 ore. Allo stesso tempo, hanno chiesto che qualsiasi decisione di ritoccare i limiti sia formalmente certificata da organismi scientifici indipendenti oltre che da tutte le istituzioni pubbliche (Ministero della Salute, ASL, ARPA).
Tali richieste sono state formalizzate in una lettera inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Ministri dell’Ambiente e della Salute, ai Membri della Conferenza unificata per i rapporti tra Stato, Regioni e Province, all’Anci, all’Ausl Toscana Nord Ovest e all’Arpat. La missiva fa seguito alle preoccupazioni già espresse dal Comune di Calci in diverse occasioni e di altra formale lettera dell’Aprile del 2021, sempre sul tema dell’innalzamento dei valori limite, allora inviata alle massime autorità dello Stato.
"Siamo altresì contrari – sottolineano Ghimenti e Tordella - a qualsiasi forzatura che faciliti ulteriormente l'installazione delle antenne limitando al contempo la possibilità di azioni mitigatorie che alcuni Comuni, come il nostro, portano avanti a tutela della popolazione. Pertanto, chiediamo pubblicamente anche ai Governatori delle Regioni, Toscana compresa, di non avallare forzature in questa direzione".
"Anche quest'anno abbiamo fatto l'assemblea pubblica - conclude il primo cittadino - per informare adeguatamente la cittadinanza, sia sul Piano Antenne 2024, sia sulle novità normative sia, non da ultimo, sulle rilevazioni eseguite sul territorio per misurare i campi elettromagnetici effettivamente generati dagli impianti già presenti. Si tratta di una azione che la nostra amministrazione ha introdotto a Calci affinché, nei limiti delle nostre possibilità, si potesse avere uno strumento per ridurre gli impatti sulla popolazione. Le rilevazioni "sul campo", accessibili anche dal sito internet del Comune, dimostrano come questo controllo stia producendo risultati confortanti in termini di emissioni. Per questo siamo preoccupati della modifica dei valori limite e chiediamo a gran voce che, al di là di qualsiasi altro interesse, a prevalere sia il principio di precauzione".
Fonte: Comune di Calci - Ufficio stampa