gonews.it

Fiorentina a Empoli, l'esperto-tifoso: "Punto di non ritorno, Nessuno se la prenderà a male con Barnini"

Dario Baldi, giornalista e autore radiofonico

La Fiorentina a Empoli non s'ha da fare. La situazione stadio non è delle migliori per i viola e tanti tifosi sbuffano. In molti hanno detto la loro sui social o sui media. Abbiamo sentito un tifoso viola doc, un opinionista d'eccezione, per capire come i fan della Fiorentina (e anche i fiorentini stessi) vivono la situazione. Si tratta di Dario Baldi, autore radiofonico, campigiano di origine ma residente a Milano per lavoro e super tifoso della Fiorentina, alla quale è abbonato nonostante viva a più di 300 chilometri.

Che aria tira a Firenze per la questione stadio?
È un'aria che definire pesante è un eufemismo. Le parti sembrano sempre su due emisferi separati, ormai il Comune vuole rifare il Franchi con i fondi europei anche se bisogna cercare un finanziatore per la terza parte del progetto. La società non vuole spende un euro, dico anche giustamente. Sono due rette parallele, non si incrociano. O si slitta l'inizio dei lavori come vuole il Comune almeno la Fiorentina 'trova una casa' o la situazione è critica.

L'ipotesi Fiorentina a Empoli a chi piace se si considera la parte 'viola'?
Non c'è un qualcuno a cui piace di più questa ipotesi. Sicuramente per le due parti, ovvero il Comune e la società, potrebbe essere una soluzione facile perché porterebbe 17mila persone al Castellani. La soluzione è rapida e comoda, ma mette in crisi tutto il sistema che gira intorno allo stadio e al quartiere. Capisco Barnini, si sente puntata il dito contro dai colleghi. In Prefettura si è fatta sentire e ha ragione.

Come viene visto il No da parte dell'amministrazione comunale di Empoli?
Nessuno se la prenderà a male con Empoli e Barnini, la penso così. Il tifoso che vive la curva e vive uno stadio come il Franchi, che nonostante tutto è obsoleto, sa che andare allo stadio è una difficoltà. Sia per i parcheggi, sia per i mezzi pubblici, sia per - per esempio - andare in bagno allo stadio. Questo 'No' lo avrebbe potuto dire qualsiasi altra amministrazione: prendere la Fiorentina è qualcosa difficile da gestire, specie se lo stadio è in mezzo alla città. Chi ci perde non è di certo l'Empoli, anche se avere i viola potrebbe essere un volano per l'economia come dicono alcuni, sebbene si debba vedere anche il quieto vivere della cittadinanza.

Qual è secondo te la soluzione più naturale per la questione?
La soluzione naturale al momento non la so. Dico che poteva essere dare la possibilità di fare lo stadio a un signore venuto dagli Usa che aveva voglia di lasciare un impianto a Firenze. Si è scelto la strada pubblica, politicamente giusta, Nardella avrebbe fatto un capolavoro. Ma mi fermo un attimo e penso che si debba riflettere su questi fondi, che non possono essere destinati a altro a Firenze. Perdere i fondi sarebbe clamoroso. Dato che siamo nel pantano, la soluzione è quella di rimandare i lavori o permettere alla Fiorentina di giocare durante i lavori come fecero Atalanta o Udinese. Chi soffre di più sono i tifosi.

Chi ci rimetterà e chi ci guadagnerà da questa situazione?
Come detto, i tifosi. Si beccano uno stadio che per almeno tre anni non va bene. Faremo una lotteria o un tombolone per vedere chi entra in curva! Chi non ci rimette di sicuro sono le parti politiche, che vanno allo stadio al coperto e hanno il posto, spesso hanno anche pure la roba da mangiare. Non voglio essere populista ma è così. Firenze alla fine avrà uno stadio rifatto e fa sentire più moderni. Gli striscioni della curva li condivido, esclusa la sottolineatura delle origini campane di Nardella. Siamo a una spaccatura insanabile, o si pensa a una soluzione seria senza fare troppi discorsi politici, o chi ci perde è solo e soltanto il tifoso. La Fiorentina con uno stadio di proprietà avrebbe guadagnato dalla situazione. Io da tifoso viola sono preoccupato da dover giocare tipo a Cesena o altrove, perché le trasferte costano tanto.

Elia Billero

Exit mobile version