gonews.it

Tari, Confcommercio scrive ai Comuni: “Tassa troppo alta, serve riduzione immediata delle tariffe”

Federico Pieragnoli

“Da parte delle amministrazioni serve ogni possibile sforzo per contenere e ridurre gli oneri della Tari a carico di imprese, attività commerciali e pubblici esercizi, a maggior ragione dopo gli aumenti che nel 2023 hanno toccato le aziende di Pisa e di tutti i territori della provincia”. Questo l'appello che il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli rivolge ai comuni di Pisa, Cascina, Pontedera, Ponsacco, San Giuliano Terme, San Miniato, Santa Croce, Castelfranco di Sotto e Volterra, ovvero quelli oggetto dell'indagine sull'impatto della Tari pubblicato lo scorso 6 gennaio dall'associazione di via Chiassatello,

"Abbiamo inviato una lettera ai sindaci dei nove comuni rappresentativi delle loro aree di riferimento e presi a campione del nostro studio, chiedendo un tempestivo intervento nell'ottica di contenere i costi di servizio e garantire una più equa ripartizione delle tariffe. Servono necessariamente modifiche già a partire dal 2024 e interventi strutturali in previsione dei prossimi bilanci che tengano conto delle specificità delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi. La Tari continua purtroppo a rappresentare un peso insostenibile per le imprese del territorio pisano e salvo rare eccezioni i numeri ci dicono che nell'ultimo anno l'imposta è ulteriormente aumentata”.

“Per questo motivo” prosegue Pieragnoli “è fondamentale che ogni comune metta in campo agevolazioni, esenzioni e soprattutto condizioni più eque in base alla tipologia di attività, partendo proprio dalle categorie più colpite, come ristoranti, pizzerie, bar, caffè, pasticcerie, pescherie, ortofrutta e fiorai, e dai comuni dove si sono registrati i rincari più preoccupanti, come quello di Cascina, che ha visto un aumento medio del 15% rispetto al 2022”.

“In un contesto generale di aumenti è inaccettabile ad esempio che un ristorante di 150 metri quadrati a Cascina per la Tari debba sborsare 6.039 euro all'anno, mentre la stessa attività ne paga 4.134 a Pisa, 3.610 a Pontedera e 2.616 a Volterra. Chiediamo all'amministrazione comunale di intervenire con la massima urgenza per adeguare le tariffe e cancellare una disomogeneità francamente inaccettabile rispetto ai comuni vicini. Confcommercio ovviamente è a disposizione per collaborare e individuare misure e soluzioni che tengano conto delle necessità delle imprese”.

Fonte: Confcommercio Provincia di Pisa, ufficio stampa

Exit mobile version