Sordo fin da piccolo, ma i medici dicono di no: vent'anni dopo viene risarcito
Era sordo fin da piccolo ma i dottori non se ne erano accorti. Dopo quasi venti anni un ragazzo, con la madre, ha ricevuto un risarcimento da 90mila euro. È successo in provincia di Firenze e protagonista della vicenda è un giovane che oggi ha poco più di venti anni.
A un anno di vita, nel 2004, era stato sottoposto ad un esame dell’udito su indicazione della pediatra di famiglia: in quel caso il Centro di Rieducazione Ortofonica di Firenze negò problemi di sordità. Dato che il ragazzino non riusciva a rispondere a comandi semplici alla scuola materna e che parlava un gergo poco comprensibile, i familiari si rivolsero all'allora Usl 11 di Empoli, l'odierna Azienda Usl Toscana Centro.
Come riportano i legali del ragazzo - Pietro Frisani e Chiara Del Buono dello Studio Legale Frisani di Firenze -, all'epoca venne preso in cura e sottoposto "per anni a inutili trattamenti neuropsichiatrici, ritenendo che fosse affetto da disturbi di natura mentale". Inoltre delle indagini otorinolaringoiatriche, "effettuate a 5 anni di distanza, dallo stesso C.R.O. fiorentino, dettero nuovamente esiti negativi, il suo problema non era l’udito".
Verso il 2010, grazie all'insistenza della madre, il bambino venne portato a Siena e l'ospedale universitario locale diagnosticò una ipoacusia bilaterale di entità medio grave.
Si arriva poi al 2 gennaio 2024. Il piccolo, divenuto ventenne, e la madre sono andati avanti col lavoro dello studio legale Frisani. Gli avvocati hanno ottenuto dalla Seconda Sezione Civile del Tribunale di Firenze "il riconoscimento della colpa delle due strutture: per ripetuto errore diagnostico, errato trattamento sanitario, ritardo nell’applicazione di protesi uditive. Una storia che ha dell’incredibile, una lunga odissea legale, dopo i 6 anni di mancato riconoscimento della malattia".
Scrive il giudice nelle motivazioni della sentenza: “...il bambino presentava una difficoltà del linguaggio… che non venne indagato in modo completo con gli esami oggettivi collaudati da decenni...tra cui i “potenziali evocati uditivi”, cui provvide la struttura Universitaria Ospedaliera di Siena ben 6 anni dopo la prima visita, solo nel 2010”.
Come informano i legali "il centro specializzato privato e la Asl Toscana Centro dovranno risarcire ciascuna il 50% degli oltre 70.000,00 euro sanciti dal giudice a vantaggio della vittima e dei 20.000 euro destinati alla madre per il patema d’animo e l’angoscia provate per ben 7 anni, nei quali non ha intravisto possibilità di cure per il figlio, pur avendo ipotizzato fin da subito problemi di udito".