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Autolavaggio ex Autonanny, continua la mobilitazione

Era Marzo 2023 quando all'autolavaggio Autonanny i lavoratori entravano in sciopero e ottenevano contratti 8X5 e la fine del regime di sfruttamento di 12 ore al giorno tutti i giorni. Dopo poco più di un mese l'azienda chiudeva da un giorno all'altro, lasciando i lavoratori senza stipendio e senza TFR. È stata una di quelle operazioni "Chiudi e Riapri" che a Prato sono tristemente la normalità. Aziende che chiudono senza avvertire, cambiando prestanome ed il nome della ditta per riaprire poco tempo dopo evadendo tasse, non pagando le spettanze ai lavoratori ed eliminare il sindacato nei posti di lavoro dove è presente.

E così dopo 7 mesi l'Autolavaggio ex "Autonanny" che oggi si chiama "Lavaggio Zeta" ha riaperto, nello stesso posto, con gli stessi padroni e con nuovi schiavi che per fare pagare un lavaggio completo ai clienti 19 euro lavorano per 4 euro all'ora 12 ore al giorno tutti i giorni, senza ferie e malattie pagate.

A questa sistematica presa in giro però i lavoratori ex Autonanny non ci sono stati e da due settimane sono ripartite le mobilitazione davanti ai cancelli dell'autolavaggio di San Giusto, per richiedere il pagamento dell'ultimo mese di lavoro e del TFR, contro un sistema che lascia le aziende impunite nello sfruttare e rubare i soldi ai lavoratori.

Fonte: Si Cobas Prato e Firenze

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