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Villa Bottini si prepara ad accogliere la mostra “I fantasmi di Auschwitz”

Una mostra fotografica e un percorso immersivo, che attraverso oggetti, ambientazioni, musiche e rumori di fondo, accompagneranno il visitatore direttamente ad Auschwitz, in quello che fu, nel corso della seconda guerra mondiale, uno dei luoghi principali deputati al sistematico genocidio perpetrato dai nazisti nei confronti degli ebrei e di tutte le categorie di persone ritenute indesiderabili o inferiori per motivi politici, razziali o religiosi: uomini, donne, donne incinte, bambini, anziani, persone con disabilità, che furono private della loro umanità e mandate a morire nei forni crematori.

Il Comune di Lucca affida alla narrazione per immagini di Fiorenzo Sernacchioli, che ha compiuto due viaggi ad Auschwitz, nel 2010 e 2011, e che con la collaborazione di Maurizio Della Nave ripropone, oggi, il frutto di questo percorso nella memoria e per la pace, con una mostra dal titolo evocativo: “I fantasmi di Auschwitz- affinché la Shoah non diventi un mero rigo sui libri di storia”.

L'esposizione, che sarà inaugurata a villa Bottini il 18 gennaio e che resterà aperta fino all'8 febbraio, è stata presentata questa mattina (12 gennaio) a palazzo Orsetti, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco Mario Pardini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, il fotografo ideatore del progetto Fiorenzo Sernacchioli, Lucia Benvenuti della Fondazione Alice Benvenuti, Monica Mariti dell’Ufficio scolastico IX di Lucca e Massa Carrara, il professore Paolo Battistini con alcuni studenti dell’Isi Pertini.

Il percorso. Non il piano nobile di villa Bottini, ma i suoi sotterranei sono stati scelti come ambientazione ideale della mostra: un luogo dove entra poca luce, con il soffitto basso che sembra schiacciare il visitatore contro il pavimento. L'ingresso, attraverso un corridoio stretto e quasi buio, immetterà in un ambiente evocativo di una camera a gas, dove si troveranno, ammassati, barattoli di Ziklon B, il terribile gas utilizzato nei campi di concentramento per sterminare gli ebrei. Più avanti, procedendo ancora verso la mostra fotografica, un troncone di binario e un grosso secchio zincato evocheranno nel visitatore la deportazione.

Durante tutto il percorso si diffonderanno negli ambienti, in maniera sommessa, musica della tradizione ebraica e suoni sparsi a ricordare i lunghi viaggi di tanti esseri umani ammassati nei treni merci e la non-vita dei campi di concentramento. Infine il visitatore uscirà nell'ambiente della mostra fotografica: 36 scatti, tutti rigorosamente in bianco e nero, con formato prevalente 70x50, stampati su carta cotone 100% naturale, che riproducono immagini tratte dai due viaggi che l'autore Sernacchioli ha compiuto nei campi di sterminio di Auschwitz I e Auschwitz II (Birkenau), documentando quello che fu l'orrore della Shoah negli anni Quaranta in Europa. Il visitatore, all'inizio del percorso, sarà invitato a prendere una pietra da un contenitore, per depositarla in un punto propriamente indicato: questo, come da tradizione ebraica, a testimonianza del proprio passaggio per tenere viva la memoria.

La mostra “I fantasmi di Auschwitz” fa parte delle iniziative che l'amministrazione comunale propone per il Giorno della memoria del 27 gennaio ed è realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Ufficio scolastico IX di Lucca e Massa Carrara, Associazione Lucchesi nel Mondo, Fondazione Alice Benvenuti. Sarà aperta alla visita libera da parte di tutti i cittadini dal 18 gennaio all'8 febbraio, in orario continuato dalle 9.30 alle 17.30, e rappresenta una proposta di visita didattica per tutte le scuole del territorio. Un'occasione, come sottolineato da tutti i promotori, per esercitare il diritto-dovere alla memoria e promuovere le ragioni della pace.

Fonte: Ufficio stampa e comunicazione del Comune di Lucca

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