Al Museo Galileo la quinta edizione di "Le botteghe della scienza"
Dai segreti delle parrucche e dei trucchi nel Settecento all’arte “perduta” della scagliola, dalla pietra di luna, creatrice di alchimie di colori, fino ai giochi di specchi nella costruzione del cannocchiale, all’uso della foglia d’oro e della carta fiorentina alla tecnica della cianotipia.
Torna la quinta edizione delle “Botteghe della scienza”, un ciclo di incontri ideati dal Museo Galileo, con la volontà di far luce e dare voce alle antiche attività artigiane ancora vive e permettere la creazione di un ponte con il passato verso il futuro, dai mestieri di ieri alle idee di domani, nelle domeniche dal 14 gennaio al 24 marzo, alle ore 10.30 nella sede del Museo in piazza dei Giudici 1 a Firenze (al costo di 3 euro più il biglietto d’ingresso). A tutti i partecipanti sarà offerta la colazione fornita dalla Caffetteria del Grano, grazie al sostegno di Opera Laboratori.
Il ciclo di incontri è organizzato in collaborazione con Opera Laboratori e Unicoop Firenze, con il patrocinio del Comune di Firenze e della Camera di Commercio di Firenze, quest’ultima sede dove si è tenuta questa mattina la presentazione dell’intero progetto.
Come di consueto, la rassegna è rivolta a tutta la famiglia, dai giovani (dai 10 anni in su) agli adulti. I laboratori saranno incentrati sul recupero della memoria delle antiche tecniche artigiane: durante le attività – della durata di circa 90 minuti – i partecipanti assisteranno a dimostrazioni pratiche e al termine riceveranno un’utile guida per poter ripetere autonomamente le attività svolte.
L’intento del ciclo è quello di proporre, in particolare alle nuove generazioni, una sorta di lente di ingrandimento sugli aspetti scientifici, sui processi fisici e chimici che conducono alla produzione di pregiati manufatti, come i materiali e le tecniche di lavorazione del commesso fiorentino da parte dell’Opificio delle Pietre Dure, la dimostrazione delle diverse tecniche di doratura e la storia del battiloro, i segreti dei parruccai dal Settecento ai giorni nostri, la magia dell’immagine fotografica generata dalla cianotipia, e molto altro.
Imparare le tecniche di lavorazione e l’uso degli strumenti dei maestri artigiani potrà favorire un’importante opportunità ai fini del rilancio dell’artigianato, settore fondamentale dell’economia italiana. Avvicinare i giovani agli antichi mestieri, infatti, dando loro la possibilità di prendere confidenza con la manualità e il sapere pratico, può aiutare a costruire un ponte che metta in contatto giovani in cerca di un proprio progetto lavorativo con artigiani attenti al futuro delle proprie botteghe.
Al via domenica 14 gennaio con “Il tornio del vasaio e la forza centrifuga” a cura di Officina Ceramica e Bottega Pendolare: i partecipanti alla mattinata potranno conoscere l’evoluzione storica del tornio e cimentarsi nella realizzazione di una piccola opera. L’utilizzo di questo antico strumento risale infatti alla preistoria e ancora oggi il maestro vasaio, con l’abilità delle sue mani, modella la creta trasformandola in meravigliosi oggetti d’uso quotidiano.
Il programma delle domeniche di gennaio prosegue poi il 21 gennaio con “Lenti, occhiali e cannocchiali” di Ottica Fabbroni e nella giornata del 28 gennaio con “Alchimie di colori. L’arte della scagliola”, a cura della Famiglia Bianchi. Febbraio inizia con “La preziosa veste dei cannocchiali. Laboratorio di carta fiorentina” a cura di Francesca Vannini e Alina Crafciuc (4/02) e continua l’11 febbraio con “Parrucche e trucco: lo specchio di un’epoca” con Gherardo Filistrucchi; domenica 18 febbraio ci sarà “Arte e scienza della doratura” a cura di Chiara De Felice e Iolanda Larenza, per terminare domenica 25 febbraio con “Il ritratto del bisnonno. La fotografia al collodio umido” con l’Associazione Fotonomia.
Infine, nelle domeniche di marzo la rassegna presenta “Il motore a scoppio: la nuova forza motrice del XIX secolo” con Graziano Dainelli e Antonio Linari il 3 marzo, il 10 marzo è il momento di “Disegnare con la camera oscura” a cura di Stella Battaglia, il 17 marzo “Un mondo blu. La tecnica della cianotipia” con Marco Berni e Daniela Vespoli, e in ultimo domenica 24 marzo “La pittura di pietra. L’antica arte del commesso fiorentino” a cura della Famiglia Scarpelli.
Fonte: Ufficio Stampa