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Ad Aned, Anpi e Arci concesso l'uso gratuito della Casa della Memoria di Empoli

Il Comune di Empoli concede l’uso gratuito degli spazi della Casa della Memoria in via Livornese, 42, a Santa Maria, un luogo dedicato alla Storia e alla Memoria della Resistenza, dell'Antifascismo empolese, alle associazioni Aned Empolese Valdelsa, Anpi sezione di Empoli e Arci Comitato Territoriale Empolese Valdelsa, grazie alla sottoscrizione di una convenzione.

La scelta nasce dal fatto che queste associazioni rappresentano e valorizzano i principi fondamentali che hanno portato alla nascita della Casa della Memoria con la firma del protocollo d’intesa nel 2019 con il Comune di Empoli. Un protocollo molto importante che sancì il loro impegno quotidiano per l’antifascismo, la storia della Memoria e tutti quei valori che sono racchiusi all’interno di quella ‘casa’ aperta a tutta la comunità empolese. La convenzione ha durata di un anno ed è uno strumento che consolida l’impegno sottoscritto nel protocollo.

Le tre associazioni potranno usare per 150 giorni l’anno la Casa della Memoria realizzando un calendario condiviso di eventi e iniziative. All’interno della ‘Casa’ restano confermati il servizio del Punto Ti Presto della biblioteca comunale Renato Fucini, le iniziative de “La biblioteca della memoria”, la sala lettura per approfondire, consultare, studiare, fare ricerche storiche, il Centro di documentazione sull’antifascismo e la Resistenza Remo Scappini e Rina Chiarini e il trittico donato dall’artista empolese Andrea Meini, dal titolo ‘Abbiamo combattuto per riconquistare la libertà di tutti, per chi c’era, per chi non c’era, e per chi era contro’.

«La rinascita di un luogo che diventa spazio di incontro e aggregazione aperto a tutti i cittadini, un centro di servizi nel cuore del quartiere di Santa Maria - sottolinea la sindaca di Empoli, Brenda Barnini –, uno degli investimenti simbolo di tutto il percorso di rigenerazione urbana che abbiamo realizzato e stiamo ancora realizzando per il futuro della nostra città. Aned, Anpi e Arci metteranno in campo una programmazione integrata e coordinata di attività ed eventi rendendo questa Casa sempre più uno spazio vivo e vitale per tutta la nostra comunità».

«È stato un lavoro lungo quello che ha portato allo sviluppo della Casa della Memoria - afferma il presidente del Consiglio comunale di Empoli con delega in materia di Cultura della Memoria e Partecipazione, Alessio Mantellassi -. L’attivazione di nuovi servizi per il quartiere, l’organizzazione di un programma culturale di presentazione di libri dedicato, l’apertura all’opera di Meini e ora l’attivazione di una programmazione con Aned, Anpi e Arci sono elementi essenziali. L’impegno del protocollo 2019 diventa realtà».

Si aggiungono le parole di Roberto Bagnoli, presidente Aned Empolese Valdelsa: «La convenzione firmata fra Comune di Empoli e le Associazioni Aned Empolese Valdelsa, Anpi Empoli e Arci Empolese Valdelsa rappresenta un momento fondamentale per la rinascita di un luogo che viene restituito come luogo di incontro e di aggregazione a tutti i cittadini. Per la nostra associazione rappresenta un luogo di grande importanza, non solamente perché con la stipula di questa convenzione abbiamo la possibilità di usufruire di tali spazi per iniziative tese a far conoscere la storia del ‘900 e delle deportazioni, ma anche perché la Casa della Memoria, nelle cui sale si trovano il Fondo Remo Scappini e i materiali del Centro Documentazione della Resistenza rappresenta una sede per riflettere e non dimenticare quello che è stato uno dei periodi più tristi della nostra storia, a mantenere la cultura della memoria e il dovere del ricordo che dobbiamo ai milioni di persone morte nei campi di sterminio e nella resistenza» .

«Dopo un lungo percorso iniziato nel 2019 con la firma del protocollo di intesa tra il Comune di Empoli e le tre associazioni, siamo giunti finalmente alla sottoscrizione della convenzione – dichiara Valentina Papale, vicepresidente di Arci Empolese Valdelsa -. La firma di tale documento non aggiunge niente di nuovo e non cambia ciò che l’Arci già porta avanti tutti i giorni negli spazi dei propri circoli: tale sottoscrizione non fa altro che ribadire la vicinanza al tema dell’antifascismo, che è alla base del lavoro che quotidianamente realizziamo sul territorio. Auspichiamo che questa convenzione possa essere di supporto nella realizzazione di percorsi che possano favorire un coinvolgimento sempre più attivo della cittadinanza su questi temi».

«L’Anpi da sempre si impegna nel promuovere la cultura democratica e antifascista – evidenzia Roberto Franchini, presidente dell’Anpi Empoli -. Farlo all’interno della Casa della Memoria di Empoli insieme a Arci e Aned rappresenta il primo passo verso una unione di idee che spero porterà alla promozione di un progetto comune, come dice il protocollo del 2019, di valorizzazione e utilizzazione della struttura il più possibile».

FOCUS – Il protocollo d’intesa firmato nel 2019 tra Comune di Empoli, Anpi (Associazione Nazionale Partigiani), Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati), Arci (Associazione Ricreativa Culturale Italiana), nasce per promuovere la Memoria dell’antifascismo, della Resistenza e della Deportazione proprio con la realizzazione della ‘Casa della Memoria’ come centro culturale polifunzionale. Nel protocollo all’art.1 si parla di conservazione della documentazione storica esistente e già nelle disponibilità delle associazioni, promozione di attività educative rivolte alle scuole e più in generale ai giovani sui valori della democrazia, dell’antifascismo e della pace, attività socio culturali per la frazione di Santa Maria. Le tre associazioni si impegnano a presentare un progetto comune di valorizzazione e utilizzazione della struttura in accordo con le finalità del protocollo.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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