Simone Cardullo, presidente del Coni Toscana, ha deciso di dire la sua sulla nuova Legge dello Sport e sulla riforma che sta toccando le società di base. Lo ha fatto in occasione della festa di fine anno.
Queste le sue parole: “Questa nuova legge infatti ha consentito di tutelare tante figure che non lo erano prima né fiscalmente, né penalmente, mentre adesso c’è un rispetto nei loro confronti da tutto il mondo sportivo e non solo. Le società sportive si stanno ritrovando grossi problemi che riguardano la fiscalità, il rinnovo degli statuti, le problematiche legate all’utilizzo anche di un registro dello sport che ha sostituito il registro Coni e che ancora non è stato implementato del tutto. Si aggiunge che tra qualche mese, se non ci sarà messo mano prima, ci sanno difficoltà legate alla legge 231. Questo è un argomento importante che riguarda la prevenzione, gli impianti sportivi e lo svolgimento delle gare sia nei palazzetti che all’aperto".
Ancora Cardullo: "Penso a quanto fatto emergere dalla Federazione ciclistica toscana che ha grossi problemi e non sa come risolverli perché la normativa non è stata del tutto completata. Inoltre da sottolineare la problematica legata alle figure sportive: alcune federazioni le stanno individuando per comunicarle al ministero ma ancora non siamo a regime”.
Da Cardullo un messaggio per Roma: "Vogliamo che al Coni nazionale e al governo, arrivi queste nostre grida d’aiuto perché le società hanno bisogno. Bisogna creare degli ammortizzatori sociali o qualcosa di simile perché proprio le società vanno tutelate e supportate nella loro azione quotidiana. Nei prossimi giorni ci riuniremo con il delegato del Coni Gianni Taccetti e prepareremo un documento che invieremo non solo al presidente del Coni nazionale, Giovanni Malagò ma anche al ministro dello Sport e per le politiche giovanili, Andrea Abodi. La nuova legge sullo Sport è un po' zoppa, andrebbe rivista. Quello che mi preme di più è tutelare le società di base, i vivai, le realtà che giornalmente hanno da confrontarsi con il territorio. L’aumento dei costi che già ci sono in carico proprio alle società, ho paura che poi ricadano sugli utenti e su tante famiglie, e dunque sui moltissimi ragazzi che fanno attività sportiva nella nostra regione”.
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