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Nasce a Capannoli il telefono del vento: "Un luogo dove affidare i propri pensieri"

Un'idea che trae origine dal Giappone quella della cabina, dove sogni e pensieri sono dedicati ai cari scomparsi. L'inaugurazione a Santo Pietro Belvedere

(foto da facebook)

Un luogo "dove lasciare che il vento porti a chi ti è più caro la tua voce". Si tratta del telefono del vento, una cabina nella quale affidare i propri pensieri, i propri sogni o meditare, nata sulle colline di Capannoli a Santo Pietro Belvedere. L'installazione, in provincia di Pisa, si ispira a quella originaria del Giappone dove dopo lo tsunami del 2011 è nato il telefono del vento, simboleggiando il contatto e la vicinanza ai propri cari scomparsi.

Dentro la cabina a vetri c'è una cornetta collegata al niente se non al vento, alla quale parlare dal cuore. Il telefono è stato inaugurato giovedì 21 dicembre, nei terreni di Tegolaia. Come affermato dagli ideatori, tra i quali Marco Vanni, è "un luogo dove meditare e poter affidare al vento i nostri pensieri, sogni, desideri... perché chissà dove o come qualcuno possa ascoltarli. Un'occasione per ammirare la bellezza del paesaggio circostante e per immergersi nella magia della campagna toscana".

(foto da facebook)

Un'iniziativa apprezzata dalla sindaca di Capannoli, Arianna Cecchini: "Grazie a chi ha avuto l'idea, a chi l'ha realizzata, a chi ha messo a disposizione il terreno". Dal telefono immerso nella natura di Santo Pietro, "si può ammirare il territorio della Valdera e dell'intera provincia - scrive ancora Cecchini via social - dove affidare al vento i propri pensieri. Un luogo che si inserisce appieno nel percorso di valorizzazione turistica del nostro territorio". E presto, al fianco del telefono del vento, potrebbe arrivare un'altra opera: "Ho lanciato un'idea - ha aggiunto infine la sindaca - installare una panchina gigante vicino alla cabina. Proposta accolta".

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