Ferrara (Azione): "Campinoti schierato con i sovranisti, Italia Viva si accontenta di un'autocandidatura"
Dall'ultima intervista con Luca Ferrara, da poco eletto segretario di Empoli in Azione, il panorama politico in città è cambiato sostanzialmente. Solo l'ufficializzazione del candidato Pd Alessio Mantellassi è la notizia che basterebbe. Ma la ribalta dell'imprenditore Simone Campinoti, da sempre vicino a Italia Viva ma lanciato con una candidatura con una lista civica e con un occhio che guarda al centrodestra, ha destato stupore nel panorama locale. Facciamo il punto della situazione.
Dall'ex Terzo Polo alla candidatura di Simone Campinoti che sta per avviarsi. Come vedete questa cosa in Azione?
Ritengo che Simone Campinoti non rappresenti i valori di Azione, quelli in cui noi e gli amici di quello che era il progetto del "Terzo Polo" ci riconosciamo. Siamo francamente sorpresi ed amareggiati di come Italia Viva possa sostenere questa candidatura, che ci appare nettamente schierata con i sovranisti, e ci addolora sinceramente vedere come Italia Viva si accontenti di allinearsi a questa "autocandidatura", perché di fatto di questo stiamo parlando. Per Azione è fondamentale dialogare con chi rappresenta i valori del pragmatismo, del liberalismo e del riformismo, con chi fa della moderazione e della competenza in politica la propria guida. Azione rimarrà legata a questi valori, dando rappresentanza piena a tutti quei cittadini che vorranno con il proprio voto portare avanti quel progetto di costruzione di una forza alternativa ai populismi esistenti, senza estremismi ideologici. Siamo profondamente riformisti, e non abbandoneremo mai questa scelta.
E l'ipotesi che Campinoti possa essere il nome di punta del centrodestra?
Ci sembra strano che Fratelli d'Italia accetti la candidatura di una persona tesserata con Italia Viva, mi sembra strano che seguano questa proposta.
I contatti che avete tenuto aperti sono rimasti anche con il centrodestra?
Certamente, li abbiamo invitati al congresso, come con quasi tutte le forze politiche a eccezione del M5S. È stato un bel momento di democrazia, mantenere buoni rapporti tra tutte le posizioni politiche.
Passiamo invece al Pd. Le dimissioni di Lorenzo Cei cambieranno qualcosa nel rapporto con il partito locale?
Non cambierà niente, abbiamo avuto un confronto tra pari e corretto. Mi aspetto che lo stesso percorso e la stessa logica di apertura alle altre forze politiche arriverà da chi sarà il suo successore.
Era presente alla presentazione di Alessio Mantellassi a Ponte a Elsa?
Sì, ero curioso di vedere la candidatura, ma sarei andato anche ad altre se fossero state ufficializzate, per conoscere i player della campagna elettorale.
In questi mesi vi siete caratterizzati per aver dato vita a numerosissime proposte rivolte alla giunta Barnini. Sono state tutte esaudite?
Ad alcune segnalzioni abbiamo dato le gambe, è stato realizzato quanto richiesto. Altre non hanno avuto successo, su queste vogliamo riportarle al confronto con l'amministrazione, ci sono ancora 6 mesi di tempo, o all'amministrazione futura.
Un pezzo di Empoli in Azione, Antonio Ponzo Pellegrini, è stato nominato presidente regionale di Azione
Per noi è un motivo di orgoglio, ci siamo mossi sin dal 2019 quando c'era Siamo Europei, abbiamo costituito un gruppo significativo con ottime competenze. Siamo convinti che lui sia un valore aggiunto al direttivo regionale per costruire nostri percorsi politici.
Vi preoccupa la possibilità che il nome di Azione supporti una coalizione alle Comunali e che abbia un percorso diverso alle Europee?
Ancora non sappiamo se Azione sarà da solo o federato con +Europa o altri partiti. Cercheremo di raccogliere lo stesso voto anche a livello locale, speriamo di aggiungere ulteriore valore. Credo che non pagheremo differenze.
Quando scioglierete anche voi le riserve con l'appoggio a una candidatura per Empoli?
Riteniamo che tra un mese avremo le carte più scoperte. Entro fine gennaio usciremo con il nostro posizionamento.
Elia Billero