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Empoli cambia, i cantieri in partenza e chiusura nel 2024. Barnini: "Un rimpianto? La piscina"

Dalla lunga intervista di fine anno con Brenda Barnini (dove si è espressa anche sul tema stadio, cultura e sicurezza), tanto spazio è stato dedicato alle imprese del territorio che chiedono più spazi per svilupparsi e alle opere pubbliche in corso di chiusura.

Empoli città industriale, molti ampliamenti di stabilimenti industriali (Revet Vetro, Sammontana) devono passare dalle istituzioni comunali, quali criteri vanno presi per gestire lo sviluppo mantenendo anche in piedi temi come il consumo di suolo ridotto, l'ambiente, ecc?

Una città per continuare a dare vita deve chiedersi cosa fare delle imprese e dei posti di lavoro. Lo spopolamento e l'impoverimento di alcune città toscane sono nati perchè non ci sono state le condizioni per le industrie. Qui intanto parliamo di aziende con un radicamento sul territorio, non persone da fuori o fondi di investimento. Parentesi: quando qualcuno è venuto a parlare a nome di questi fondi esteri, e ci sono stati molti casi, li ho fatti accomodare, ho ascoltato le loro richieste, li ho ringraziati, ma non ho preso in considerazione le proposte e non sono più tornati.

E poi, quando mi vengono a dire di uno sviluppo urbanistico gestito in modo 'losco' o 'immorale', come ho sentito dai banchi dell'opposizione, penso che non ci sia nessuna attinenza al reale. Noi vogliamo che le imprese siano in condizioni di rimanere, ampliarsi, crescere. Le regole che ci sono per farlo sono molto più attente che negli anni '80 a temi come ambiente e salute. La Sammontana poi stila anche un bilancio di sostenibilità. Adottano i criteri massimi di riduzione dell'impatto sull'ambiente.

Quali sono le prossime inaugurazioni del 2024?

In anteprima le dico che il 26 gennaio per Hope apriremo Palazzo Leggenda con l'ex Convitto degli infermieri e la Torre dei Righi, sarà la casa del festival e avrà tutta la sezione della biblioteca dei libri per l'infanzia e per l'adolescenza. Per la parte dell'ex ospedale, andremo a marzo aprile.

Quali cantieri invece rimarranno in corso nell'anno prossimo?

Una parte dell'ex ospedale, quella che si affaccia su via Roma, ovviamente il teatro, l'EcoPark a Ponte a Elsa e la scuola di Pontorme. Per Palazzo Ghibellino, gli ex Macelli, Porta Pisana, lasciamo a bilancio soldi e progetti che l'amministrazione nuova dovrà solo decidere l'approvazione.

Qual è l'opera sulla cui realizzazione 10 anni fa non avrebbe scommesso un centesimo?

Ce ne sono tante, dalle infrastrutture come la 429 al recupero degli immobili del centro storico, fino al progetto del teatro, che era solo un sogno.

E se dovesse dire un rimpianto?

La piscina comunale. Chi verrà dopo mi auguro che possa farcela a rinnovarla. C'è stato un mix di cose, tante difficoltà, la fatica nella gestione che si è sommata a una struttura già vecchia. Una somma di fragilità. Non si è nemmeno presentata l'occasione giusta per la sistemazione. Valuteremo la proposta di privati.

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