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“Cella numero 23”, un thriller psicologico per la scrittrice emergente Manuela Maccanti

Il 23 novembre 1994, a Talamone, Samuele Pallavisini, rampante commercialista quarantatreenne, viene trovato morto nel giardino di casa sua. La gola tagliata, il pugnale insanguinato nell’erba e, sul corpo, un verso di Spleen di Baudelaire scritto col suo stesso sangue. Cos’è accaduto a Talamone? Chi ha ucciso Samuele? Da questa terrificante immagine prende vita un intricato viaggio nella psiche umana tra ombre da seppellire ed ossessioni che prendono vita, fino alla rivelazione, scioccante, nel finale.

Si tratta di “Cella numero 23”, il romanzo thriller della scrittrice emergente Manuela Maccanti, edito da Sette Chiavi, casa editrice del Gruppo Utterson, la cui presentazione, promossa dalla biblioteca comunale “Indro Montanelli” di Fucecchio, si è tenuta domenica scorsa presso la Fondazione Montanelli Bassi.

“Questo romanzo nasce dalla necessità di volermi migliorare nella scrittura, di evolvere e di ambire a pubblicazioni importanti – commenta la scrittrice -. Per natura sono molto tenace, e nei due anni che sono intercorsi tra questo romanzo e il primo libro, “Lo stoppino e la candela”, ho frequentato una delle scuole di scrittura più prestigiose d’Italia, la Saper Scrivere di Formia. L’idea del thriller psicologico già da tempo mi vorticava nella testa ma ero consapevole che, diversamente dalla narrativa, sarebbe stato un percorso ostico. La letteratura di genere (giallo, thriller e noir) richiede una profonda conoscenza della tecnica narrativa dove niente è lasciato al caso, all’improvvisazione. Mi ci sono voluti due anni per partorire “Cella Numero 23” e sono molto felice di essere uscita con la Sette Chiavi del Gruppo Utterson. Una garanzia editoriale che conta, tra i suoi scrittori, autori importanti della Mondadori, Newton Compton, Premi Tedeschi, dove io sono l’unica esordiente. Questo un po' mi preoccupa ma, allo stesso tempo, mi rende orgogliosa, a dimostrazione del fatto che l’impegno e i tanti sacrifici sono stati ampiamente ripagati”.

Manuela Maccanti vive a Fucecchio, in provincia di Firenze. Nata nel 1977, è laureata in Lingue e letterature straniere. Dopo aver frequentato laboratori di scrittura creativa, nel 2021 si è iscritta alla scuola Saper Scrivere ed è diventata correttrice di bozze e editor. Finalista in vari concorsi nazionali e pubblicata su antologie di racconti e poesie, nel 2021 ha esordito con il romanzo Lo stoppino e la candela (Capponi editore). Cella Numero 23 è il suo primo thriller.

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