Protesta dei lavoratori Montblanc ed ex Gkn in via Tornabuoni
I lavoratori Montblanc a rischio licenziamento occupano la luminaria di via Tornabuoni, insieme agli operai dell'ex Gkn, i quali da Capodanno potrebbero non avere più ammortizzatori sociali e quindi essere definitivamente licenziati. Si sono posizionati davanti a una luminaria di Natale, a forma di pacco regalo, che è stata coperta di striscioni e invasa da tende, e al negozio del brand svizzero della moda.
Sulla luminaria del Comune sono stati affissi striscioni con le scritte "No justice no shopping", ''Noi senza lavoro voi senza vergogna'', ''2.000 euro per una borsa. Solo sfruttamento per i lavoratori''.
"Il grande pacco natalizio di luci proprio di fronte al negozio del brand svizzero, oggi pomeriggio viene riempito da tende e striscioni. Il messaggio è chiaro: il regalo di Montblanc ai lavoratori in appalto che per anni hanno fabbricato le sue borse, in vendita a più di 1.500 euro l’una, è lasciarli in mezzo alla strada delocalizzando il lavoro" attaccano i sindacalisti di Si Cobas Firenze.
"Tutto è iniziato - proseguono - quando i lavoratori dello stabilimento Z Production di via Gattinella, appalto Montblanc, hanno deciso lo scorso febbraio di sindacalizzarsi e scioperare per conquistare il diritto alle 40 ore lavorative settimanali, dopo anni di supersfruttamento. Invece di esultare per il ripristino dell legalità nella propria filiera, la scelta della holding finanziaria di chiudere l’appalto è evidentemente legata all’aumento del costo del lavoro dovuto al rispetto di leggi e contratto nazionale. Una scelta vergognosa che arriva da una società finanziaria che ha chiuso il 2022 con 2 miliardi di utili. Insieme a loro tante e tanti solidali, dai lavoratori Gkn agli studenti che nella scorsa settimana hanno occupato il Machiavelli Capponi, a due passi dal negozio".
"Continua la convergenza tra le lotte operaie e le tante realtà che in questi anni si sono mobilitate insieme al Collettivo di fabbrica Gkn, che chiama tutte e tutti a stringersi ancora una volta attorno alla fabbrica il 31 dicembre, quando i licenziamenti saranno definitivi: dalle 18 davanti ai cancelli interventi, collegamenti e concerto. Una gioiosa barricata - concludono i lavoratori - per dire no alla speculazione, sì alla fabbrica socialmente integrata".