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Da Zero Waste nasce la Confederazione delle imprese circolari: 15 sono toscane

Rossano Ercolini

Dal training formativo sui 10 passi Rifiuti Zero tenutosi a Capannori (LU) il 7-8-9 dicembre, a cui hanno partecipato un centinaio di persone, uno degli atti più significativi è stato quello di lanciare una sorta di Confindustria di imprese circolari coordinate con il Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori e con Zero Waste Italy. Firmando un manifesto, infatti,  27 imprese tra manifatture industriali, imprese commerciali e di servizi, imprese sociali ed imprese di nuova agricoltura a conclusione della tre giorni e significativamente dopo l'assegnazione del Premio Prodotto Rifiuti Zero dell'anno 2023 hanno dato vita ad un Hub che connette per la prima volta in Italia i soggetti economici che si impegnano nei percorsi di circolarità.

Esse rappresentano un universo variegato dove troviamo piccole start up e consolidati gruppi industriali passando per aziende che erogano servizi e o svolgono ricerca. Complessivamente si tratta di un tessuto occupazionale di circa 1000 persone. Esse in generale si caratterizzano per la ricerca e la commercializzazione di prodotti in nuovi (e non solo)  materiali (grafene, paperbood-carta e bamboo-vetro liquido, canapa)  e/o forniscono servizi (catering, servizio di stoviglioteca). Se poi andiamo ancor più a scandagliare nella "Confederazione circolare" affluiscono aziende del tessile, del riciclo della plastica, dell'industria alimentare, della carta, del florovivaismo affiancate da piccole e medio imprese del riuso e del riciclo (anche dei Rifiuti Elettrici ed Elettronici - RAEE).

Ecco l'elenco: Dismeco di Marzabotto (BO), Naturanda della Cartiera Bartoli di Capannori, Miniere urbane di Capannori, Selene-Repulp di Lucca, Cooperativa Nanina del Centro del Riuso Daccapo di Capannori-Lucca, impresa sociale Terra di Tutti di Capannori, Paperbood di Pistoia, Poolito di Milano, Hacking Labs di Capannori, Jutatex di Santa Maria a Monte (PI), Green Italy di Torino, Dashi di Livorno, Murania di Venezia, ArtiMestieri di Cuneo, Circular Farm di Scandicci (FI), Ristogest di Monza-Brianza, Sumus di Milano, Qwarzo di Brescia, Fertil (Francia), LMPE di Capannori, Ascolta la mia Voce di Lucca (associazione promotrice di Daccapo), Biolù di Lucca, Bedimensional di Genova, Ragioniamo con i piedi di Este (PD), Mama Quilla di Lucca, Comistra di Montemurlo (PO), Pastificio Andriani, Gravina di Puglia (BA).

L'impegno della Confederazione è quello di favorire iniziative economiche circolari con il corollario di accelerare anche la ricerca in tal senso e di promuovere la Responsabilità Estesa dei Produttori. L'adesione alla Confederazione, che rimane aperta anche a nuovi soggetti, prevede almeno una riunione annuale dell'Hub coordinato gratuitamente da Zero Waste Italy e dal Centro Ricerca Rifiuti Zero per fare il punto sui risultati raggiunti sia dalle singole imprese sia nell'ambito della promozione dell’ Economia Circolare. I prodotti delle suddette imprese sono esposti nella vetrina sia virtuale che reale (nell'ambito di un Green Corner) presso il Parco Scientifico di Segromigno in Monte (Capannori-LU).

Fonte: Zero Waste Italy

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