Dalle foglie di vite alle vite che nascono e scorrono tra i capillari di una foglia. È così che rinasce l’anima del Chianti, raccontata, cristallizzata nel tempo in un’opera di arte urbana firmata dal torinese Vesod. Uno dei più importanti interpreti della Street art internazionale, che ha dato forma e connotazione artistica a muri ed edifici di numerose città italiane e del mondo, sta imprimendo un segno speciale sulla facciata esterna del Palazzetto dello Sport di Strada in Chianti. Un messaggio di bellezza, un omaggio alle origini del territorio e al ciclo della vita espresso attraverso i significati più profondi, le declinazioni più diverse che stanno dentro alla cultura del Sangiovese. Ispirato dall’arte rinascimentale e dalla cultura futurista, lo stile di Vesod emerge nella narrazione del tema individuato dall’amministrazione grevigiana per la realizzazione del murale con la creazione di forme armoniche e dinamiche.
Protagonista dell’opera di dimensioni monumentali è il Sanguis Jovis, il vitigno frutto della terra di Greve in Chianti che non vuole rappresentare solo l’emblema della cultura chiantigiana ma evocare l’accezione più ampia dell’esistenza umana. Un viaggio tra passato e presente che rimanda ai principi di libertà, inclusione, alla genuinità e all’autenticità delle relazioni legate al luogo in cui si nasce e si cresce, alla capacità di generare passioni ed emozioni, costruire i fondamenti della vita di comunità. Dalle mani dell’urban artist l’opera di pittura muralista sta affiorando su una superficie di 330 metri quadri complessivi, le cui dimensioni sono 33x10. È raffigurata attraverso una sequenza di frame, istanti, frammenti in successione che creano un’immagine in movimento, emerge una realtà pittorica che coniuga spazio, forme geometriche ed energia vitale.
E quando, nei vari temi e soggetti rappresentati che la compongono, esce fuori dalla parete per acquisire tridimensionalità sembra catturare lo sguardo e invitare lo spettatore a stabilire un contatto diretto. Chicchi di uva fluttuanti che lasciano trasparire la vita simili a ventri materni, paesaggi collinari, figure umane ispirate a creature naturali convivono in una dimensione che rifiuta le mediazioni e invoca la verità. Come la terra del Chianti in cui la vita scorre sincera, con la lenta consapevolezza di chi sa aspettare e dare tempo, di chi coltiva le tradizioni, valorizza le identità, rispetta il patrimonio naturalistico e l’alternarsi delle stagioni.
L'iniziativa, coordinata dall’assessore alle Politiche sociali Ilary Scarpelli, dall’assessore alla Cultura Giulio Saturnini e dall’assessore alle Politiche educative Maria Grazia Esposito, progetto di arte pubblica partecipata a cura di Gian Guido Maria Grassi, rientra in una nuova fase del progetto Street Life, promosso dal Comune di Greve in Chianti e realizzato da Coop 21 con il contributo del Consiglio regionale della Toscana. "Si tratta di un progetto artistico che ha assunto una valenza educativa e culturale – dichiarano gli assessori Scarpelli, Saturnini e Esposito - l’obiettivo di riqualificare la facciata del palazzetto i cui lavori di miglioramento degli spazi interni sono in dirittura di arrivo, si è intrecciato ad un percorso di cittadinanza attiva che ha visto il coinvolgimento della comunità ed in particolare dei più giovani grazie al supporto e al prezioso lavoro degli educatori di strada della cooperativa Coop 21 e di alcuni artisti del territorio, ne è sorto un dialogo con Vesod e l’intera frazione, a testimonianza del potere di condivisione e socializzazione che ha il linguaggio dell’arte che ha trasformato questo progetto in un bellissimo percorso di comunità".
"Il progetto vuole promuovere la diffusione urbana dell’arte contemporanea - commenta Gian Guido Maria Grassi - condividerla e viverla attraverso l’arte come espressione pubblica di bellezza al servizio di tutti, la riqualificazione urbana e del paesaggio, la partecipazione attiva dei ragazzi e di tutta la comunità e l’attrazione turistica; l’iniziativa si innesta nel contesto storico e culturale del Comune rilanciandone lo spirito libero e artistico con una vocazione internazionale". Mentre il tempo fluisce spedito e il mondo in corsa accoglie le trasformazioni il segno di Vesod vuole lasciare un’eredità che le generazioni che verranno sapranno custodire e salvare: i valori della terra, come motori di sostenibilità e fonte di benessere sociale e culturale per le comunità locali.
Il percorso di espressione artistica giovanile ha portato la creatività dell'arte partecipativa nel tessuto urbano di Greve in Chianti e delle frazioni. Dalla scorsa estate alcuni luoghi del territorio come Strada, San Polo e Greve si sono arricchiti di laboratori di graffiti e street art e realizzazioni pittoriche sulle pareti esterne di circoli e spazi pubblici.
VESOD. Vesod Brero, nato a Torino nel 1981, si avvicina al mondo dell’arte fin da giovane grazie al padre Dovilio Brero, pittore surrealista. È a partire dagli anni ’90 che sviluppa il suo interesse per il Graffiti writing e che crea un suo personale linguaggio.
Fonte: Ufficio Stampa Associato Chianti Fiorentino
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