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Qualità della vita 2023, nella classifica Firenze ancora al top. Ma non in sicurezza

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È stata diffusa dal Sole 24 Ore la 34esima indagine sulla Qualità della Vita nelle province italiane. Qui la classifica 2022.

Qualità della vita 2023, in Toscana Firenze al top, Grosseto in coda

Per quanto riguarda la Toscana, la prima ad apparire nella classifica è Firenze, che scende di tre posizioni al sesto posto. Nella storia della ricerca del quotidiano, aveva vinto una volta e un'altra era giunta al terzo posto.

La seconda provincia toscana ad apparire è Pisa, in caduta libera di 11 posizioni al 21esimo posto.

Anche Siena crolla al 30esimo posto, dopo il quarto posto nel 2022. La stessa provincia che in 34 anni ha vinto per ben due volte la classifica annuale ed è arrivata seconda in un'altra occasione.

Subito sotto, al 31esimo posto, troviamo Prato in risalita di 14 posizioni. Al 45esimo posto, in calo di 8 posizioni, troviamo Arezzo, che nella sua storia è arrivata una sola volta sul podio, al terzo posto.

Al 63esimo posto troviamo Lucca, sotto di 16 posizioni rispetto all'anno scorso. Invariata la posizione di Pistoia al 64esimo posto, scende di 14 posizioni Livorno al 66esimo posto. Ancora più giù Massa-Carrara, al 72esimo posto (-12 posizioni), poco più giù Grosseto al 74esimo posto (-17)

Firenze malissimo per la questione sicurezza

Le classifiche settoriali vedono Firenze al quarto posto per Cultura e tempo libero, dopo la vittoria nel 2022. Il podio è vinto come Comuni aperti (primo posto) e Amministrazioni digitali (terzo posto), Speranza di vita alla nascita terzo posto), Tasso di occupazione (secondo posto), Presenza di imprese straniere (terzo posto) e Prezzo medio di vendita delle case (terzo posto). Infelice il ranking per Giustizia e sicurezza, con il 102esimo posto, e per Ondate di calore, 100esimo posto.


I commenti

Il sindaco di Siena Nicoletta Fabio: "Al lavoro su settori chiave della città"

“Il Comune di Siena è al lavoro con grande impegno su diverse questioni, alcune delle quali evidenziate anche dalla graduatoria”.“Il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio commenta così i risultati emersi dall’annuale classifica redatta da “Il Sole 24 Ore” e relativa alla 34esima indagine sulla qualità della vita delle province italiane.

“Premesso che – afferma Fabio - si tratta come ogni anno di dati aggregati e che dunque coinvolgono tutta la Provincia di Siena, questa amministrazione è al lavoro su vari fronti, alcuni dei quali investono proprio settori chiave della città, evidenziati dai dati emersi dall’indagine. Fra questi posso citare le politiche abitative, la sicurezza, la mobilità, il turismo e la cultura da rilanciare in chiave internazionale, le infrastrutture e i fondi Pnrr”.

“Su alcuni dati, ad esempio quello quello relativo alle truffe informatiche, che incide sulla criminalità, vanno fatti opportuni approfondimenti – aggiunge Fabio - mentre altri estremamente positivi, come quello della qualità della vita dei bambini, appaiono soddisfacenti, anche se non devono frenarci nella spinta verso ulteriori miglioramenti”.

“Credo sia necessario rendere il nostro territorio il più attrattivo possibile – conclude il sindaco Fabio –, ma per fare ciò serve la collaborazione di tutti, il Comune non può da solo compensare la mancanza di un mondo imprenditoriale più dinamico, capace di sviluppare l’economia di Siena e provincia”.

Il sindaco di Prato Matteo Biffoni: "Anni dopo anni balzo in avanti dalla nostra città"

Le classifiche non mi hanno mai appassionato, mai commentate, ma ora è il momento di farlo, considerato il periodo, perché i numeri sono numeri. Freddi, noiosi per qualcuno, ma inequivocabili. E quei numeri dicono che anno dopo anno, lavorando pancia a terra, affrontando difficoltà prevedibili e altre assolutamente eccezionali, con tanta passione, sacrificando famiglie, amici, tempo libero, saltando pasti e ore di sonno, siamo arrivati fino a oggi, quando dopo Italia Oggi, dopo Avvenire, anche la classifica de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita evidenzia il balzo in avanti fatto dalla nostra città, Prato.

Una realtà con caratteristiche uniche, la città contemporanea per definizione e natura, con sfide complesse e problemi che non abbiamo mai messo sotto il tappeto ma affrontato un passo alla volta.

Si può fare meglio? Sicuramente: mai accontentarsi, mai.

Si può fare di più? Certo e lo faremo fino all'ultimo minuto, perché i goal si fanno anche al 90' (e danno una grandissima soddisfazione).

Personalmente voglio dire un grazie infinito a chi in questi 10 anni ha creduto in un progetto ambizioso, un po' visionario e si è messo al servizio della nostra comunità, lavorando con generosità notte e giorno, come durante i giorni dell'alluvione, quando eravamo tutti insieme, con il vicesindaco (la mia coscienza razionale e rigorosa), tutti gli assessori, la mia portavoce, condividendo preoccupazioni e, non potendosi permettere la paura, prendendo decisioni non facili, talvolta pericolose ma pensando solo al meglio per la nostra città.

E se dopo 10 anni mi dimostrate ancora così tanta fiducia vuol dire che, nonostante gli inevitabili errori (siamo esseri umani, fallibili per definizione) e i miei innegabili difetti, credo davvero sia perché il fatto che è passata l'idea che tutto quello che faccio, facciamo è per amore di Prato.

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