Donna morsa da un cane pastore a Corazzano: l'ultimo di una lunga serie di episodi che terrorizza la frazione
Stava camminando lungo una strada di campagna vicino ad un centro abitato quando è stata aggredita da un cane che l’ha morsa ad una gamba.
La spiacevole vicenda è avvenuta lo scorso 28 novembre alle 10:45 nella frazione samminiatese di Corazzano, a pochi passi dal confine con il comune di Montaione.
A pagarne le conseguenze Ilaria del Canto, residente nella zona.
Il racconto
“Vado spesso a camminare o correre in questa zona, in via Forni a circa 1km e mezzo dalla frazione di Fornacino - racconta la donna - quella strada è sterrata ma pianeggiante e la vista non è ostruita da alberi o cespugli”.
La zona in questione collega il comune di San Miniato con quello di Montaione: un’oasi di pace in aperta campagna costeggiata da piccoli centri abitati. Il luogo è perfetto per camminare o correre nella natura ma sfortunatamente tenuto in ostaggio da un gruppo di cani che spesso attacca le persone che trovano sul loro passaggio.
“Stavo camminando quando ho visto sul ciglio della strada, a 100 metri da me, uno dei due cani. Noi della zona conosciamo la situazione e appena vediamo in lontananza le pecore cerchiamo subito di cambiare strada per non infastidire i cani che custodiscono il gregge – continua la cittadina samminiatese – e così ho fatto. Con molta calma e con passo lento ho cambiato direzione tornando indietro verso il centro abitato cercando di non fare movimenti avventati che potessero istigare il cane”.
L’accortezza di Ilaria non è però stata sufficiente e l’esemplare di pastore, una volta sopraggiunto un altro cane, le si è avvicinato dandole un morso alla coscia. “Uno dei due mi ha dato un morso alla coscia ma io ho continuato a camminare lentamente cercando di non fare movimenti bruschi per paura che potesse mordermi nuovamente”.
“In zona, vicino a La Serra, vive un pastore con il suo gregge – spiega Ilaria – e porta spesso il suo gregge a pascolare in questa zona. Il problema però sono i suoi cani, addestrati per tenere fuori dal loro perimetro possibili intrusi. Sono cani per difendere le pecore dai lupi. Qualche anno fa il gregge era stato attaccato proprio dai lui e dopo aver perso diversi capi, il pastore aveva deciso di difendersi prendendo una coppia di cani”.
L'altro episodio
Il temperamento aggressivo dei cani non è l’unico problema. Questi, nel corso degli anni, si sono riprodotti. Quindi non è dato sapere quanti cani sia disseminati in questa lingua di campagna. Fatto sta che l’episodio di Ilaria è solo l’ultimo di una lunga sere. Due estati fa, la stessa sorte, era toccata ad un ciclista, anche lui morso da uno dei cani.
“Quando i cani hanno capito che non ero più un pericolo sono tornati indietro. Io però non avevo visto le pecore, altrimenti avrei già da subito cambiato strada – commenta – poi mente stavo tornando verso il centro abitato con la gamba insanguinata, la postina di Montaione mi ha confermato che più avanti sul tragitto aveva avvisato il gregge”.
Ilaria e il marito hanno provato a rintracciare il pastore per chiedere spiegazioni ma non c’è stato nulla da fare. Tornata dal pronto soccorso e dopo aver sporto denuncia, resta la paura e la preoccupazione che l’episodio possa accadere nuovamente ad altri cittadini.
“Questi cani si sono riprodotti e non si sa quanti ce ne sono. La famiglia del pastore sa che sono animali mordaci, infatti sono stati collocati dei cartelli in tutta la zona che indicano come comportarsi quando ci si trova davanti un cane. Ma questo non basta – conclude dal Canto – le istituzioni sono a conoscenza della pericolosità di questa situazione perché in passato hanno imposto l’obbligo di museruola per questi cani. Ma ormai non sappiamo più nemmeno quali siano di effettiva proprietà del pastore e quali randagi. Viviamo nella preoccupazione che questi animali possa fare male ad altre persone che abitano nella zona o che qui vengono a correre o camminare”.