Giani: le operazioni post alluvione costano 80/90 milioni. Arrivati solo 5 dal governo
Si è tenuto oggi a Viareggio, presso il Principe di Piemonte, l’appuntamento “Gli incontri del Principe” che ha riunito sullo stesso palco il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, e il suo pari ruolo ligure, Giovanni Toti. Tra i tanti temi caldi affrontati dai due presidenti anche l’emergenza alluvioni e ambientale in generale, così come i fondi nazionali imprescindibili per realizzare opere di contenimento e salvaguardia. Primo punto affrontato dal presidente giani, la mareggiata che oggi ha colpito Marina di Pisa.
“Una mareggiata di questo livello non era stata mai vista. Da Marina di Pisa ha avuto effetti su tutta la costa. A Marina di Pisa sono andate giù le due scogliere che riparano dalle grandi onde. Impressionante quello che è accaduto, opereremo subito in somma urgenza. Il cambiamento climatico si sta manifestando in tutti i suoi aspetti”.
“Il tema della pioggia, delle alluvioni, della protezione civile e del clima è un problema complesso. Chiunque fa propaganda su questo fa un enorme danno al Paese – ha commentato Toti durante l’intervista - alluvioni e siccità ci sono sempre state nella storia dell’uomo, con gradazioni e intensità diverse. Non vuol dire che non ci siano i cambiamenti climatici ma vuol dire che acuiscono un fenomeno che già c’è. “Dobbiamo cominciare a investire in protezione civile non solo per recuperare il danno fatto ieri ma per mitigare anche quello che c’è. Spesso lo Stato arriva a risarcire ma il cittadino comune riceve i soldi per i danni subiti anni dopo e su questo c’è qualcosa da fare”.
Giani ha poi confermato che i soldi per gli alluvionati dello scorso mese stanno attualmente arrivando tutti dalla regione Toscana. Sono stati 60 milioni, i fondi attualmente ricavati per imprese e famiglie con all’attivo quaranta cantieri di somma urgenza. “Complessivamente l’operazione è costata 80/90 milioni che dovranno essere pagati ma ne sono arrivati solo 5 dal governo – ha spiegato Giani - spero di fare gioco di squadra tra istituzioni locali e governo.
Spero che nasca una lobby toscana nell’interesse della gente che unisca i parlamentari di destra e sinistra, con le polemiche chi ci rimette è la Toscana. Tutti devono remare a favore del ripristino dei luoghi e dell’assistenza alla popolazione. I danni li abbiamo già stimati tra due miliardi e due miliardi e mezzo”.