Salute mentale: le audizioni di associazioni e direttori generali delle aziende sanitarie regionali
Le politiche regionali in materia di salute mentale sono state al centro della seduta di questa mattina (martedì 28 novembre) della Commissione sanità guidata da Enrico Sostegni (Pd), in cui sono stati ascoltate associazioni e rappresentanti delle Aziende Ospedaliero Universitarie e Sanitarie locali della Toscana. Intervenute anche la responsabile del settore Assistenza sanitaria territoriale della Giunta regionale Anna Beltrano e la direttrice del Centro di Riferimento regionale sulle Criticità Relazionali Laura Belloni.
La seduta si è aperta con le audizioni dei rappresentati della Coordinamento Toscano delle Associazioni per la salute mentale. Ha dato il loro contributo anche l’AIsme.
Come ha spiegato Sostegni, la Commissione Sanità ha deciso di iniziare un lavoro di ascolto a cui seguiranno altri passaggi con Ars e Società della Salute del territorio per “individuare punti di forza, stimoli, e arrivare a presentare una proposta di risoluzione da parte della Commissione per fornire atti di indirizzo alla Giunta”.
Tanti gli stimoli arrivati dalle associazioni che hanno riconosciuto come nell’ambito della salute mentale la Toscana abbia sviluppato un modello di assistenza che ha creato delle competenze nei territori, dando vita a una rete di servizi affidabili e in grado di cooperare con le associazioni stesse. Tuttavia sono ancora diverse le criticità da affrontare, a partire dal problema delle risorse per il personale dedicato, spesso precario, e la necessità di attivare processi di co-progettazione. Ancora, è stata sottolineata da parte delle associazioni, la necessità di offrire una risposta completa per l’intero ciclo di vita dei pazienti e di integrare servizi sanitari, educativi e sociali.
Evidenziata anche dai direttori sanitari delle strutture pubbliche, che risentono della forte concorrenza delle strutture private, la difficoltà di reclutamento degli specialisti. Ancora, tra i temi messi sul tavolo, quello della scarsità dei posti letto e quello della sicurezza.
Diversi gli aspetti e le aree su cui lavorare che vanno dal trattamento dei casi in fase acuta alla gestione dei “reinserimenti” in società.
Tra le proposte emerse durante la seduta quella di portare avanti un tavolo di confronto con le associazioni del territorio.
Fonte: Consiglio Regionale della Toscana - Ufficio stampa