Spettacoli all'Orcio d'oro, si inizia con il concerto per liuto di Marzio Matteoli
Dopo le centinaia di visitatori che, soprattutto tra sabato e domenica, hanno affollato, con grande entusiasmo, la mostra di Marinka Dallos, all’Orcio d’oro di San Miniato (in via Augusto Conti, 48), cominciano le serate speciali, dedicate a poesia, teatro, musica, in onore della grande pittrice ungherese, dove era nata nel 1929, in un piccolo paese agricolo a sessanta chilometri da Budapest. Dal 1950 diventò la moglie del poeta Gianni Toti, e prese la residenza italiana, ambientando nelle nostre piazze e nei luoghi della vita quotidiana, scene e costumi tipicamente ungheresi, in uno straordinario sincretismo espressivo.
Aprirà l’omaggio all’artista uno spettacolo di Marzio Matteoli, con lo spettacolo "Il liuto dal Rinascimento al Barocco, musiche dal XVI al XVIII secolo", uno straordinario repertorio musicale assolutamente poco noto, dove bravissimi esecutori e compositori potevano lavorare, al massimo, sotto la protezione di un principe e di un monarca, con qualcosa di abbastanza diverso dal professionismo.
Si trattava di formidabili amatori, come appunto l’artista attualmente in mostra all’Orcio d’oro, priva di scuola e di tecnica, ma eccezionalmente espressiva, dunque forse più vicina ad un pubblico poco abituato alle grandi performance dell’arte contemporanea. Se si pensa che queste musiche hanno spesso ispirato le canzoni pop a noi più vicine, ecco che il discorso si chiude e anche si apre. Chi parteciperà allo spettacolo di venerdì 1 dicembre, potrà ascoltare pezzi che magari sono stati parte della musica proposta da Angelo Branduardi, con milioni di copie vendute, dunque di vastissima popolarità.
Diverso è, semmai, conoscere i nomi degli autori, con alcuni brani che sono addirittura anonimi, altri che sono stati scritti da musicisti assolutamente sconosciuti, recuperati adesso da Marzio Matteoli, anche lui più noto per il suo repertorio popolare, meno per il suo particolarissimo lavoro di ricercatore e poi di musicista, con strumenti conosciuti da un pubblico assai selezionato. Insomma, un concerto assolutamente da non perdere.
MARZIO MATTEOLI
Suona chitarra, liuto ed arciliuto
In poesia fa l'improvvisatore
Anche in salute non rimane muto
L'omeopatia fa e l'agopuntore
In più fa il cantastorie e da cocciuto
Per tutte queste cose nutre amore.
In queste attività sempre diviso
Cosa farà da grande un l'ha deciso.
Fonte: Ufficio stampa